PALERMO. Dipendenti pagati meno di quanto viene indicato nei contratti, errori nella scrittura dei bilanci, spese per cene e convegni che non potrebbero essere fatte con i finanziamenti pubblici e perfino auto blu pagate con soldi del Parlamento e poi rivendute a prezzi stracciati: c’è tutto questo nei rilievi che la sezione di Controllo della Corte dei Conti ha inviato ieri ai gruppi dell’Ars dopo le verifiche sulle spese dell’anno scorso. Per evitare sanzioni i deputati dovranno rispondere ai rilievi entro un mese o correggere gli errori.
I magistrati contabili non contestano solo spese ma pure risparmi. La delibera firmata dal presidente Maurizio Graffeo chiede a tutti i gruppi di chiarire «se le somme erogate a titolo di retribuzioni nette ai singoli dipendenti rispettino i parametri di spesa». E, soprattutto, la Corte dei Conti chiede di giustificare «le eccedenze di cassa per il personale». Il caso riguarda i cosiddetti stabilizzati: una ottantina di persone entrata negli anni al seguito dei deputati per chiamata diretta e poi appunto confermata a tempo indeterminato alla fine di ogni legislatura.
Leggi la versione integrale e le altre notizie in edicola
Per accedere al giornale digitale CLICCA QUI
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia