
PALERMO. Un Natale sommersi dai rifiuti. Da ieri, cancelli sbarrati alla discarica di Timpazzo, a Gela, e oggi sarà il turno di Trapani. La Sicilia piomba nell’emergenza spazzatura e nell’Isola c’è il rischio di vedere sacchetti di immondizia a non finire, non raccolti e maleodoranti.
A far precipitare le cose, negli ultimi mesi, è stata la chiusura della discarica di Mazzarrà Sant’Andrea, nel Messinese, per il provvedimento di fermo dell’autorità giudiziaria e la grave situazione che si è prodotta nell’impianto privato di Motta Sant’Anastasia, nel Catanese, gestito dalla Oikos, in via di chiusura e il cui azionista è accusato di presunta corruzione per avere cercato di ottenere per vie traverse il rinnovo della concessione.
Due stop che hanno costretto il governo regionale a trovare nuovi impianti per smaltire 1.200 tonnellate al giorno di rifiuti prodotti soprattutto nella Sicilia orientale: da qui è nata la saturazione anche della discarica di Siculiana, gestita dal gruppo Catanzaro, chiusa per avere esaurito la capacità di abbancamento e non avere ancora concluso i lavori di ampliamento delle nuove vasche. La riapertura è prevista per metà gennaio.
Fotografia di una regione che non ha praticamente livelli di differenziata accettabili (meno del 10 per cento) e che si trova oggi con appena sette discariche pubbliche, con autocompattatori che viaggiano da una parte all’altra dell’Isola e con solo otto impianti di compostaggio attivi, su un fabbisogno di almeno altre venti strutture. Tutti motivi per cui il presidente della Regione, Rosario Crocetta, ha chiesto poteri speciali da commissario «che consentano di predisporre interventi immediati per aumentare la capacità di conferimento, portandola a quella prevista dal piano regionale dei rifiuti».
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8 Commenti
indignato.perenne
22/12/2014 08:01
Vorrei capire, ma 20 anni di emergenza rifiuti cosa hanno prodotto, tranne stipendifIci ed arricchimenti di qualche ben definita società... Mha la magistratura si chiede di questo... Si chiede delle ultime emergenze che ne hanno fatto dei soldi, dal lupo al nuovo armenio per non parlare di crosta.
GiovanniBruno
22/12/2014 09:22
Mesi fa avevo scritto questo: “””....FESTIVI: CHIUSO IL 60% DEI MUSEI SICILIANI - SITI TURISTICI CHIUSI, IN SICILIA NON SI VUOLE CAMBIARE..... Nessuna preoccupazione per l’attrattiva dei turisti l'importante che i siti "CHINI RI MUNNIZZA" al 100% restano aperti tutto l'anno.””” Aggiungo: ora siamo quasi al 2015 e, oltre ai musei e alle cose belle della Sicilia, vogliamo togliere ai turisti anche la spettacolarità e l'attrattiva di vedere tutte queste belle e olezzanti montagnole “ri munnizza” per le strade? Ma per favore, i turisti vengono nell’isola anche per questo e nelle loro guide, presumo che abbiano foto e descrizioni in prima pagina.
Dario Darek
22/12/2014 09:36
Così quei (pochi) turisti che ancora non si sono passati la voce... vedranno con i loro occhi e passeranno la voce ad altri. Complimenti "bella città" senza presente e futuro.
Toti Corrao
22/12/2014 09:44
Capisco che nell'articolo, ancora, non si faccia riferimento ad una eventuale emergenza per la città di Palermo ma, come sempre, l'importante è aver ricevuto, e per tempo, il bollettino di versamento del saldo Tari....uno dei tanti che abbelliscono, in questo "caldo" dicembre, i nostri alberi di Natale.
miskifio
22/12/2014 12:08
DIFFERENZIATA LEGGE DELLO STATO, RESPONSABILI SOLO I SINDACI E REGIME 41 BIS CHI SGARRA. PURTEOPPO LO SANNO MA NON ATTUANO. SOCIETA' PARTECIPATE MEGA BUSINESS
francesco
22/12/2014 12:41
Però i termovalorizzatori, installati in tutta Europa no, è vero? Viva i nostro governanti che hanno brindato al blocco della loro costruzione come a una scelta di civiltà! Per loro sono meglio le montagne di rifiuti; questa sì che è civiltà!
Rosario Giuliano
22/12/2014 19:42
Ancora una volta il fallimento della politica tutta Italiana, di questo passa non si sa dove finirà l'intelligenza della classe politica, un punto di non ritorno con l'amaro in bocca della delusione di tutto il mondo politico, che tristezza ma soprattutto un'annullita del sistema paese ...
giancarlo
23/12/2014 11:23
Se ci fosse la raccolta differenziata questi problemi non esisterebbero, come non esistono nei comuni del nord. Andate a Trento o a Pordenone vedete se ci sono cumuli di spazzatura per le strade come da noi, non esiste proprio.