PALERMO. Ci sono i dati di oltre 50 mila tra giovani e imprese che sono nelle mani di una società di informatica, la Ett. E il Piano giovani per promuovere l’occupazione degli under 35 resta ancora bloccato dall’ultimo, delicatissimo nodo da sciogliere.
Al momento sono congelati i tirocini dei primi 1.600 pronti a partire, bloccati gli altri mille posti a 500 euro al mese in azienda. Ma restano al palo anche i contributi per aprire una cooperativa e gestire beni confiscati, o i bonus per stage in studi professionali o per l’avvio di nuove imprese. Avere cento milioni subito disponibili e non poter far nulla...
Il mega piano dell’ex assessore Nelli Scilabra è ancora fermo. Ora il dipartimento della Formazione sta giocando un’ultima carta dalla quale dipende tutto il progetto. Dopo il flop della selezione di agosto il rapporto di lavoro con la Ett è stato revocato. Ma la società, che gestiva la rete informatica del Piano giovani, aveva in mano tutti i dati relativi alle iscrizioni di giovani e imprese.
La Ett ha sempre ripetuto che quel database è della Regione. Ma solo sulla carta, ribattono dal dipartimento della Formazione, dove chiariscono che senza il pagamento di un corrispettivo, la rete informatica non sarà riconsegnata. Il dirigente generale Gianni Silvia ha chiesto un parere all’Avvocatura che ha risposto che la Regione non può riaffidare l’appalto alla società genovese di punto in bianco, perché in pratica aveva ricevuto l’incarico tramite un affidamento diretto.
I funzionari del dipartimento stanno allora presentando una nuova proposta alla Ett, una sorta di transazione dove dovrebbe avere un ruolo di primo piano anche Sicilia e-Servizi, la società informatica della Regione, per provare a risolvere il rebus. La proposta sarà validata dal sigillo dell’Avvocatura, così come richiesto in questi casi e il via libera era attesto tra oggi e domani.
Non è ancora chiaro cosa conterrà la proposta della Regione, ma di certo rappresenta un momento chiave per il futuro dell’intero Piano. L’altro nodo era infatti rappresentato dalla questione di Italia Lavoro, società ministeriale che aveva in mano la gestione del progetto e che si è messa di traverso quando ha saputo di dover aver a che fare nuovamente con la dirigente Anna Rosa Corsello, tornata al lavoro dopo le polemiche sul flop del bando dei tirocini.
Ma su questo fronte dall’assessorato guidato da Mariella Lo Bello si sono sempre detti più sereni: la gestione del piano giovani sarebbe insomma ben poca cosa di fronte al rischio di non poter disporre dell’infrastruttura informatica coi dati di migliaia di giovani già iscritti. Ecco perché la proposta del dipartimento alla Formazione inoltrata alla Ett può rappresentare una svolta.
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