
PALERMO. La Regione non ferma il piano per le nuove trivellazioni. Anche se in Parlamento lo scontro non accenna a placarsi e spacca anche i partiti della maggioranza.
Ieri doveva essere il giorno della relazione all’Ars di Crocetta. Ma il presidente, impegnato a Roma, ha affidato la difesa del piano a Mariella Lo Bello, assessore alla Formazione e vicepresidente. Non cambia invece la posizione del governo: «L’accordo con Eni, Edison e Irminio - ha detto la Lo Bello - prevede investimenti per 2,4 miliardi nei prossimi 4 anni e la creazione di almeno 7 mila nuovi posti di lavoro. Abbiamo l’oro e dobbiamo sfruttarlo».
La Lo Bello ha provato a rassicurare l’ala ambientalista che trasversalmente attraversa il Parlamento: «I progetti sono già stati valutati positivamente dal ministero. Non deve esserci distanza tra sviluppo e tutela dell'ambiente. Sono comunque molte le aree protette in Sicilia, lì non si può trivellare. E lo sblocca Italia - la legge nazionale che dà la spinta a questo nuovo piano di trivellazioni - ci consentirà di avere un ruolo più attivo nella fase autorizzativa e di controllo, segnaleremo eventuali anomalie».
Dall’altra parte, la Lo Bello si è rivolta a quanti sono più sensibili alla parte finanziaria dell’accordo siglato con i petrolieri: «Abbiamo ottenuto che anche le piattaforme offshore vengano considerate società con sede in Sicilia, in modo che paghino qui i canoni e siano soggetti alla nostra fiscalità. Il principio è che chi produce in Sicilia deve pagare in Sicilia».
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9 Commenti
Baubab
27/11/2014 06:50
Invece mdi liberizizzare ed incentivare strutture alberghiere ad impatto zero, fanno accordi per avvelenarci! Siciliani svegliamoci, ci stanno togliendo l'ultima cosa buona che abbiamo " il mare"
Giuseppe
27/11/2014 07:56
La storia insegna … sará lo stesso arricchimento derivato dagli insediamenti eni degli anna '60 fatti a catania priolo gela melilli ecc....
Fabrizio
27/11/2014 08:05
La Libia e l'Africa Orientale Italiana come colonie vennero trattate meglio della Sicilia!!!
Sir Joe
27/11/2014 08:14
Puntare sul turismo è importantissimo e questo porterebbe lavoro se fatto bene. Vero è anche che molta gente ha fame e il bel mare non si mangia (se lo godono quelli che i soldi già li hanno). Bisogna mediare sperando che anche questo sia fatto bene. I dubbi, con l'ARS dei fannulloni di mezzo, quelli sì, sono legittimi.
Grazia
27/11/2014 09:28
Con il mare si mangia e come! ma se ti viene il cancro o ti nasce un figlio malato che te ne fai dei soldi? e con il mare inquinato e i monumenti devastati dai fumi i turisti cosa dovrebbero venirci a fare in sicilia? Questa mi sembra peggio dell'infelicissima esternazione di Tremonti quando disse che con la Divina Commedia non si fanno i panini. Che grettezza!
massimiliano
27/11/2014 09:32
Ma quali alberghi, che ti pagano da fame questi pseudo albergatori. Finiamola, non abbiamo imprenditori ma sfruttatori . Svegliatevi.
marlow
27/11/2014 09:37
Siamo in un chiarissimo regime plutocratico e, alla fine, cara "la REGIONE", farete quello che vi viene comandato dai gruppi di potere. Sarete ricordati dalla Storia di questa nostra martoriata Sicilia, insieme alla mafia, al potere della burocrazia, allo sperpero di risorse pubbliche e...e al nichilismo suicida di noi Siciliani. Entrerete nella ns. Storia, se ne lascerete una ai nostri figli.
Maurizio
27/11/2014 10:20
Politici irresponsabili ed incolti, la nostra vera ricchezza é il nostro mare pagheremo tutti questa grave scelta nel futuro prossimo, ma faremo ricorso a l'unione europea per danni ambientali,perche non sono solo i nostri ma anche quelli dei paesi europei che si affacciano sul mediterraneo,la battaglia non'é finita.
marlow
27/11/2014 13:42
No, Maurizio, non sono d'accordo. Non concedere loro il beneficio dell'ignoranza. Sono responsabili, con nome e cognome, e molto colti...e in "malafede". Cinici abbarbicati ferocemente al potere e che di questo DEVONO eseguirne i diktat per la perpetuazione delle proprie posizioni. Non credo nemmeno che l' UE sia la soluzione. Leggi e regole "democratiche" si sono diacronicamente sviluppate a protezione di questo nostro sistema "non democratico". Vedi come si stanno scannando perché una qualsiasi legge elettorale salvaguardi i ruoli acquisiti. Le trivelle sorgeranno di notte(metaforicamente), mentre dormiamo e non ci sarà più niente da fare. In cosa spero? In una Magistratura in Sicilia in grado di produrre UOMINI come Chinnici, Falcone e Borsellino che affronti il campo dei rapporti tra Politica e gruppi economico-finanziari. Poi abbiamo un Parlamento Regionale...vediamo se tra i componenti ci sono UOMINI di buona volontà con coscienze libere e disposti a pagare in prima persona per scelte antisistema.
filrouge
27/11/2014 14:57
Tutti tranquilli : la Lo Bello ci "rassicura ".Non si può trivellare nelle aree protette e le società petrolifere pagheranno in Sicilia i canoni...Abbiamo l'oro e dobbiamo sfruttarlo."Questi dinosauri , rimasti indietro di un secolo , attenti solo agli incassi e alla minima percentuale dei posti di lavoro,che sono nulla rispetto ai danni irreversibili che provocheranno le trivellazioni, barattano il nostro territorio e la nostra salute ,con gran faccia tosta .Diciamo grazie alla signora e a Crocetta, il gelese con il conflitto d'interesse dell'Eni . E'venuto il momento di farci sentire ,a costo di fare le barricate.
maurizio
27/11/2014 22:17
Mah ,in seno europeo devo comunicarvi che proprio di recente, alcuni deputati europei francesi hanno vinto una bella battaglia contro un progetto del governo Francese di una diga a Sivans giudicata da brussel non ecocompatibile ,i deputati si sono avvalsi della legge 258 del trattato di funzionamento ,così il governo francese si é visto arrivare una bella procedura dal'unione Europea e il progetto della diga é fortemente compromesso, bisogna anche considerare che il mediterraneo non'é solo nostro, altri paesi europei si affacciano e credetemi può' essere molto efficace,Un governo può' mettere a rischio un ecosistema fragile come il mediterraneo? Vedremo cosa L'Europa comunicherà al caro Renzi.