ROMA. Il maltempo non si placa: non si riesce a fare la conta dei danni nelle località in cui si è abbattuto che nuovi disagi si verificano. Un itinerario di fango e morti. La notte scorsa l'ennesima «bomba d'acqua» è «esplosa» sul Friuli Venezia Giulia: dall'una alle 3 sono caduti 115 mm di pioggia a Trieste e 123 mm di pioggia nella vicina Muggia.
Un triste record da 20 anni a questa parte, costato la vita, proprio a Muggia, a Lorella Querel, di 73 anni, travolta dalla frana e dai detriti che hanno spazzato via un pezzo della sua casa, a Lazzaretto. I Vigili del fuoco l'hanno trovata dopo ore, soffocata dalle macerie.
Un allerta meteo era stato lanciato lunedì, ma non era prevista una tale eccezionalità. Una operazione preventiva era stata compiuta, ma la pioggia è stata talmente intensa che alcune zone del capoluogo giuliano sono rimaste isolate. Come via Costalunga, con cimitero e obitorio.
Funerali sospesi, ma solo fino a domani: una cinquantina di tecnici dell' AcegasAps sono riusciti a ripristinare l'attività. Altri 50 erano in giro per la città, insieme con squadre della Protezione civile, oltre venti pattuglie dei vigili urbani e le tante altre dei vigili del fuoco che hanno compiuto oltre cento interventi. I numeri, per la piccola città di Trieste, sono altissimi, e vanno considerate anche le 500 chiamate alla Sala operativa. Ma la «macchina» ha tenuto, come hanno sottolineato il sindaco, Roberto Cosolini, e la vice, Fabiana Martini. Così come «ha funzionato» l'importante macchina informativa: dall'1,36 al pomeriggio il Comune ha lanciato 45 tweet, con uno specifico hashtag.
Peggiore è la situazione alla Marsiliana, in Toscana, dove gli abitanti spalano e sono esasperati perchè si è riproposto quanto già accaduto nel 2012, con le abitazioni nuovamente alluvionate«. E le previsioni non sono rassicuranti. Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha annunciato che chiederà lo stato di calamità naturale, sul modello di Genova, per la sospensione del pagamento delle tasse a chi è stato colpito dalle calamità, come tanti agricoltori.
La procura di Grosseto ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo per la morte delle anziane sorelle Marisa e Graziella Carletti, di Manciano (Grosseto), morte nell' auto trascinata per un chilometro ieri dalla piena dello Sgrilla. I familiari delle vittime hanno annunciato una denuncia per omicidio colposo contro ignoti. Dopo l'alluvione di lunedì, Parma tenta un lento ritorno alla normalità, ma permangono tanti disagi. Alcune strade sono state riaperte e proseguono, grazie anche a 300 volontari, molti studenti, operazioni di pulizia, ma restano problemi a telefonia e elettricità. Il sindaco Federico Pizzarotti parla di danni per milioni ma non quantifica; intanto ha chiesto l'emergenza per catastrofe naturale, »soprattutto per i privati che hanno perso tutto«, invitando ad avere »pazienza e determinazione«.
In Piemonte torna il sereno ma si continua a spalare fango, come a Genova dove sono al lavoro 250 pontieri dell' Esercito. Da Roma, il presidente Giorgio Napolitano ha fatto pervenire alle famiglie delle vittime le proprie condoglianze per il tramite del Prefetto di Grosseto e l'Aula della Camera ha osservato un minuto di silenzio in memoria delle tre vittime del maltempo in Toscana ed in Friuli Venezia Giulia. La politica insiste sul dissesto idrogeologico e dunque l'11 novembre a Roma si terranno gli stati generali contro il dissesto mentre la presidente della Regione Fvg, Debora Serracchiani, fa sapere che »la Regione ha impegnato risorse crescenti, più che triplicate rispetto all' anno scorso, per la messa in sicurezza del territorio«.
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