
ROMA. Il dipartimento regionale della Protezione civile ha diramato un segnale di allerta, esteso a tutte le associazioni di volontariato siciliane dell'Anpas, per le prossime 24 ore. Temporali di forte intensità in tutta l'Isola.
Il temporale ha investito prima la zona delle Madonie. Qui si sono registrati allagamenti e rischi di frane nella zona di Petralia e Collesano. La pioggia poi molto intensa attorno alle 18 è piovuta sul capoluogo. Le strade sono state trasformate in fiumi. Allagamenti in via Messina Marine, al Foro Italico, come sempre a Mondello e nella zona di Partanna. Qui secondo alcuni residenti si è trattata di una bomba d'acqua. Un intenso temporale che ha creato tantissimi disagi agli automobilisti rimasti bloccati e impantanati nel traffico. I vigili urbani e la polizia hanno chiuso i sottopassi di viale Regione Siciliana tra viale Leonardo da Vinci e viale Michelangelo. Alcune auto sono rimaste bloccate. La sala operativa dei vigili del fuoco è stata presa d'assalto da centinaia di chiamate d'aiuto.
LA PERTURBAZIONE. L'area depressionaria collocata tra lo stretto di Sicilia e il mar Ionio mantiene diffuse condizioni di instabilità sulle regioni meridionali, con fenomeni più rilevanti su Sicilia ed area ionica peninsulare. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d'intesa con le Regioni coinvolte - alle quali spetta l'attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati - ha emesso, quindi, un avviso di condizioni meteorologiche avverse che integra ed estende quello emesso nei giorni scorsi. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino di criticità consultabile sul sito del Dipartimento (www.protezionecivile.gov.it).
L'avviso prevede il persistere di precipitazioni, a prevalente carattere di rovescio o temporale, su Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia. I fenomeni saranno accompagnati da frequente attività elettrica e forti raffiche di vento. Sulla base dell'evoluzione meteorologica, è stata valutata ancora per domani criticità rossa per rischio idrogeologico su gran parte della Basilicata. Nella giornata di domani, la criticità sarà invece arancione sulla Calabria, sulla Sicilia orientale e tirrenica, su gran parte della Puglia e sui restanti settori della Basilicata. Criticità gialla, infine, per le restanti aree del sud e della Sicilia.
Le valutazioni di criticità idrogeologica (su tre livelli: rossa, arancione e gialla) possono includere una serie di danni sul territorio, riportati sul sito del Dipartimento. In particolare, la criticità rossa indica la possibilità di: estese frane superficiali e colate rapide detritiche o di fango; possibili attivazione o riattivazione di fenomeni di instabilità dei versanti, anche profonde e di grandi dimensioni; possibile caduta massi. Ingenti ed estesi danni a edifici e centri abitati, infrastrutture, beni e servizi, sia prossimi sia distanti dai corsi d'acqua, o coinvolti da frane o da colate rapide. Grave pericolo per la pubblica incolumità.
5 Commenti
Dario Darek
05/10/2014 21:19
Strade da terzo mondo!
marco
05/10/2014 22:03
Ma la Sicilia non fa parte del terzo mondo? Forse mi hanno informato male..........
fra fra
06/10/2014 17:59
Ma quale Terzo mondo.... Palermo è da... "QUARTO MONDO"....!!!!
Dario Darek
05/10/2014 22:42
Infatti, caro Marco...
pedro
05/10/2014 23:17
"Bomba d'acqua" non si può sentire.
DARIO DAREK
06/10/2014 06:57
Concordo Pedro. Insopportabile!!! In italiano: nubifragio.
Orazio
06/10/2014 09:53
"L'allerta" meteo ha ragion d'essere, non tanto in relazione all'arrivo di "eccezionali" eventi atmosferici (perché di normale, normalissima pioggia trattasi), ma in relazione alla circostanza nota alla Protezione Civile che sottopassaggi, scarichi, sistemi di drenaggio, pendenze, manto d'asfalto, delle strade siciliane sono stati mediamente realizzate coi piedi e senza cervello; e questo nel migliore dei casi. Nel peggiore, sono invece stati realizzati male "consapevolmente", derubando cioè l'ente committente (ove quest'ultimo non ne sia stato addirittura il complice), risparmiando sulla progettazione, materiali, mano d'opera, oltre ogni limite di decenza. Ma all'olio "fituso" i nostri amministratori abbinano la padella "spunnata": le strade, non solo sono state realizzate malamente, ma non vengono neppure manutenute. Foglie secche, carta e plastica si accumula ed ostruisce tombini, grondaie, scarichi: i detriti dovrebbero venir rimossi almeno 3 volte l'anno, ma gli addetti sono fantasmi, si danno malati, fanno il doppio lavoro, nell'indifferenza di chi assegna loro i compiti e dovrebbe sorvegliarli. A quel punto basta una"normale" pioggia intensa per mandare la città in tilt. Se un sottopassaggio si allaga mi sembra sciocco strapparsi le vesti. Mi sembrerebbe più utile nominare un consulente tecnico che chiarisca se l'allagamento si è verificato perché tombini e canali di drenaggio sono ostruiti, ovvero perché l'impresa ha in partenza realizzato male l'opera. Sia nell'uno che nell'altro caso i responsabili avranno certo un nome e cognome. Queste non sono calamità "naturali".
salvo
06/10/2014 12:08
condivido in toto il pensiero di Orazio. Aggiungo che anche se non direttamente colpevole, stamattina avrei voluto vedere il Sindaco con i diretti responsabili in supervisione. Oppure si asspetta il morto?
Beppe
06/10/2014 13:50
E dove sarebbe la novita'? Succede REGOLARMENTE tutte le volte che piove un po' piu' del normale, altro che bomba d'acqua !