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Racalmuto, vertice per le assunzioni al Comune

Incontro fra amministrazione, sindacati e parlamentari per sbloccare lo stallo. La Fp Cisl: «Un caso davvero singolare»

RACALMUTO. Sarà un nuovo vertice tra amministrazione comunale, sindacati e parlamentari agrigentini a tentare di individuare una soluzione per sbloccare lo stallo assunzioni al Comune.

Ad annunciare la convocazione della nuova riunione, prevista per venerdì 10 alle ore 16.30, è stato ieri il sindaco di Racalmuto Emilio Messana nel corso di un incontro con i rappresentanti dei lavoratori che continuano a chiedere "l’avvio del processo di stabilizzazione entro la fine dell’anno per attivare le proroghe per tutto il personale".
"Il 'caso Racalmuto' è certamente singolare - ha spiegato Floriana Russo Introito, segretario territoriale della Fp Cisl di Agrigento, Caltanissetta, Enna - poiché l’assunzione del personale precario è subordinato non soltanto alla normativa vigente ma anche al piano di riequilibrio finanziario stilato dal Comune che impone, per evitare il dissesto, di cessare tutti i contratti a tempo determinato.
"Noi riteniamo - ha aggiunto la dirigente sindacale della della Cisl Funzione pubblica - che un tale stato di fatto bloccherebbe il tourn over per parecchi anni, distruggendo nel contempo, in caso di licenziamento di tutti i lavoratori con contratto a tempo determinato, la già fragile economia del paese. Per cui riteniamo doveroso che la politica torni ad avere il ruolo di organizzazione della 'polis' che aveva in origine". Se si trattasse di amministrare solo economicamente un ente basterebbero esclusivamente ragionieri e segretari generali.

"Noi non riteniamo - ha sottolineato Floriana Russo Introito - che si debba agire in difformità delle legge ma riteniamo che, dal momento che basterebbe anche solo l’avvio del processo di stabilizzazione entro la fine dell’anno per attivare le proroghe per tutto il personale, si debba prevedere una deroga, per quei casi singolari come il Comune di Racalmuto, che consenta un trattamento equivalente agli altri Comuni, favorendo la stabilizzazione secondo la legge nazionale basata sul naturale 'ricambio generazionale', cosa che costituisce la ratio della legge di riforma Renzi sulla Pubblica amministrazione".

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