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Isole pedonali a Palermo, scoppia la rivolta dei residenti

Commercianti sul piede di guerra. Proteste anche da chi abita nel centro storico. Catania annuncia l’avvio di una linea gialla dal Foro Italico a via Maqueda

PALERMO. Malumori, tensioni e molta esasperazione. È questo il clima che si respirava ieri pomeriggio all’incontro sulle pedonalizzazioni del centro storico, che si è svolto al teatro Garibaldi, di via Castrofilippo. A organizzare l’assemblea è stata la prima circoscrizione sotto le continue richieste di chi vive e lavora nella parte antica della città. Presente all’incontro l’assessore comunale alla Mobilità, Giusto Catania, che non è stato accolto con grande ospitalità dalla carica dei cento abitanti e commercianti del centro storico.

L’incontro doveva basarsi principalmente sul confronto con i cittadini sull’istituzione delle prossime isole pedonali delle piazze Magione e Marina. Infatti, con gli attuali stop alle auto, le vie Alloro, Castrofilippo, Lungarini e teatro Garibaldi hanno subito un sovraccarico di traffico automobilistico. Molti i residenti preoccupati per la loro salute e per quella dei propri figli. Ma a essere esasperati sono pure i commercianti del centro storico, che giorno dopo giorno sono costretti ad abbassare le saracinesche dopo anni e a volte secoli di attività. Come nel caso dei venditori di piazza Sant’Anna. «Avete massacrato la città». «State giocando con la salute e con il pane delle persone», urlano alcuni presenti all’assessore Catania.

A ben poco sono serviti i progetti di ipotesi di pedonalizzazione di piazza Marina e piazza Magione esposti sul palcoscenico del teatro. Infatti, nonostante le proposte comunali sono state costruite in base alle richieste degli abitanti del centro storico, i partecipanti alla riunione non hanno placato gli animi.

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