La Chil Post (società coinvolta nelle indagini) - trapela dall'inchiesta - risulta essere stata intestata a Matteo Renzi e alle sue sorelle tra il 1999 e il 2004. Anche se in ambienti toscani vicini al premier si rileva che in realtà l'attuale presidente del Consiglio era intestatario di un'altra società nata dalla divisione della Chil Post, e cioè la Chil Srl. Tiziano Renzi, secondo quanto appreso in procura a Genova, ha ricevuto l'avviso di garanzia per bancarotta fraudolenta tre giorni fa nel momento in cui è stata chiesta la proroga delle indagini al gip. Secondo quanto trapelato, il curatore della società, impegnata anche in campagne pubblicitarie, avrebbe notato passaggi dubbi di denaro tra i vari rami d'azienda e uscite non giustificate. Le indagini sarebbero partite dopo la relazione del curatore fallimentare. Le altre due persone indagate sono due ex amministratori, Antonello Gabelli e Gian Franco Massone.