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Appello di pace del Papa: "Vi prego fermatevi, basta bambini morti"

CITTA' DEL VATICANO. Un appello di «pace» di papa Francesco all'Angelus per le tre aree di crisi mediorientale, irachena e ucraina. Il Signore «conceda alle popolazioni e alle Autorità la saggezza e la forza necessarie per portare avanti con determinazione il cammino della pace,
affrontando ogni diatriba con la tenacia del dialogo».
«Domani - ha affermato Francesco dopo la preghiera dell'Angelus in una piazza San Pietro gremita - sarà una giornata di lutto nel ricordo del dramma» della Prima guerra mondiale. Un conflitto, ha ricordato, che «papa Benedetto XVI definì un'inutile strage» e che «sfociò, dopo quattro lunghi anni, in una pace risultata più fragile». Bergoglio ha quindi esortato affinchè non si ripetano «gli errori del passato». Ha quindi levato un appello per il Medio Oriente, l'Iraq e l'Ucraina auspicando «un cammino di pace» e perchè «al centro di ogni decisione non si pongano gli interessi particolari, ma il bene comune e il rispetto di ogni persona».
A questo punto il Papa ha proseguito a braccio: «Tutto si perde con la guerra, nulla si perde con la pace, mai più la guerra, mai più la guerra!». «Penso soprattutto ai bambini - ha proseguito con fermezza - ai quali si toglie la speranza, il futuro, bambini morti, bambini feriti, bambini orfani, bambini mutilati, bambini che giocano sui residui bellici e non sanno sorridere. Fermatevi per favore, ve lo chiedo con tutto il cuore, è l'ora di fermarsi, per favore!».

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