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Caltanissetta, al via il "Capaci bis"

CALTANISSETTA. Al via a Caltanissetta, davanti alla Corte d’Assise presieduta dal giudice Antonio Balsamo, il secondo processo per la strage di Capaci in cui morirono il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e i tre agenti di scorta, Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Di Cilio. Alla sbarra i boss Salvino Madonia, Cosimo Lo Nigro, Giorgio Pizzo, Vittorio Tutino e Lorenzo Tinnirello.

“Con la strage di Capaci, nel ’92, iniziò l’attacco di Cosa nostra allo Stato”. A dichiararlo è stato il procuratore Capo di Caltanissetta, Sergio Lari all’apertura del processo “Capaci bis”. " In questi 22 anni abbiamo fatto grossi passi avanti. Abbiamo dimostrato durante la fase delle indagini – ha dichiarato il procuratore – il ruolo predominante ricoperto dai Graviano nella strage di Capaci, il cui ruolo fino al 2008 non era ancora emerso. Non è vero che la verità sulle stragi non è stata accertata. Non dimentichiamo che 39 persone, due delle quali nel frattempo sono morte, sono state condannate all’ergastolo e buona parte in via definitiva e che oggi si apre il processo per altri 5 imputati mentre altri 4 hanno scelto di essere processati con il rito abbreviato. Poi parallelamente ci sono altre indagini in corso e non escludiamo che ci siano ancora altri da complici”.

A sostenere l’accusa in aula, oltre al procuratore Sergio Lari, i sostituti Stefano Luciani, Lia Sava e Onelio Dodero. A permettere ai magistrati di Caltanissetta, di scrivere una nuova pagina sull’attentato di Capaci, sono state le rivelazioni del pentito Gaspare Spatuzza.

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