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Condizionatori guasti, protesta al tribunale di Palermo

I dipendenti sono in agitazione: il sistema di climatizzazione è fermo da due anni. Questa mattina alcuni rappresentanti hanno incontrato il procuratore per chiedere chiarimenti sulla vicenda. "Se non ci saranno risposte immediate siamo pronti allo sciopero"

PALERMO. Oltre cinquanta dipendenti della Procura di Palermo (cancellieri, autisti, commessi, magistrati) che lavorano al terzo piano del palazzo di giustizia sono in agitazione per "le altissime temperature" alle quali sono costretti a lavorare.
L'impianto di climatizzazione da oltre due anni non funziona. "La temperatura - spiega Sandro Cardinale della Usb - è elevatissima, non solo a causa del caldo esterno, ma anche per i pc, anche cinque per stanza, le stampanti e gli altri mezzi elettronici che si utilizzano. Così lavorare è ormai impossibile".
Questa mattina alcuni rappresentanti hanno incontrato il procuratore per chiedere chiarimenti sulla vicenda. "Da oltre due anni si rimpallano le competenze - aggiunge - ma il risultato è sempre lo stesso: non cambia nulla. In inverno abbiamo patito il freddo perché ci hanno detto che stavano eseguendo la manutenzione in vista dell'estate. Tutto falso visto che non funziona nulla. Se non ci saranno risposte immediate siamo pronti allo sciopero".

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