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Fiat, operai occupano la stazione di Termini: poi sospendono il presidio

Tensione anche a Palermo davanti alla Banca d'Italia: agenti in assetto antisommossa. Attesa per il vertice a Roma col ministro Passera

PALERMO. E' stata occupata stamattina, dagli operai dell'ex stabilimento della Fiat e dell'indotto, la stazione ferroviaria di Termini Imerese. TreniItalia ha attivato per il trasporto dei passeggeri un servizio di pullman alternativo in direzione di Palermo e dei comuni vicini.

La decisione è scattata, secondo quanto riferiscono i sindacati, perché non tutti i lavoratori erano in possesso del biglietto del treno diretto a Palermo, dove, come annunciato ieri, dovevano recarsi per una manifestazione simbolica davanti alla filiale della Banca di Italia. "Stiamo tentando una contrattazione con le ferrovie - dice Michele Russo della Fim Cisl, della Bienne Sud, ditta dell'indotto che produce paraurti - per consentire a tutti di prendere il treno e continuare la protesta a Palermo, ma temiamo di essere bloccati qui".
Il presidio è stato rimosso a fine mattina.

A PALERMO. Agenti in assetto antisommossa, stamattina si sono schierati davanti all'ingresso della Banca di Italia in via Cavour a Palermo, diventato il nuovo simbolo della protesta degli operai della Fiat e dell'indotto di Termini Imerese. A fine mattina il sit-in è stato sospeso. I lavoratori chiedono  risposte immediate sull'attuazione dell'accordo di programma quadro per il rilancio del polo industriale termitano, dove il passaggio di consegna della fabbrica del Lingotto alla Dr Motor dell'imprenditore molisano Massimo Di Risio non si è ancora concretizzato. C'é rabbia e delusione tra gli operai, in cassa integrazione dal primo gennaio di quest'anno, di questi circa 640 esodati. "Il governo Berlusconi ha sulla coscienza la chiusura dello stabilimento - dice Giovanni Leonetti, da 18 anni in Fiat - perché non ha fatto nulla per raggiungere un accordo in tempi rapidi. Adesso c'é il rischio che quello siglato a dicembre salti completamente. Ci sentiamo traditi dalle istituzioni e dai deputati regionali e nazionali". Massimiliano Caruso, dipendente della Magneti Marelli da 12 anni in catena di montaggio aggiunge: "Il problema sono le banche che non agevolano l'accesso al credito agli imprenditori. Non entro nel merito del progetto della Dr, ma se è tutto in standby di sicuro c'é un problema di liquidità, altrimenti non avremmo scelto le banche come simbolo della protesta".

TRENITALIA. "No ticket, no parti" lo slogan di Trenitalia che impone il rispetto del pagamento del biglietto a tutti i viaggiatori, in qualsiasi circostanza e qualunque sia il motivo del viaggio non conosce deroghe. E' quanto ribadito a un centinaio di operai della ex Fiat e dell'indotto a Termini Imerese che dopo avere occupato i binari della stazione ferroviaria erano diretti a Palermo. "Per politica aziendale perseguita da anni, ampiamente comunicata e ormai consolidata, - afferma una nota di Trenitalia - sono ammessi a bordo treno esclusivamente i passeggeri muniti di regolare biglietto. Agli operai senza biglietto è stato proposto l'acquisto di un biglietto andata e ritorno applicando lo sconto per comitive".

IL VERTICE. La riunione di stamattina, al inistero dello Sviluppo economico sul caso della Fiat di Termini Imerese, è stata rinviata alle ore 18 per consentire ai tecnici di analizzare ulteriori approfondimenti. Il tavolo riaprirà i lavori alla presenza del ministro Corrado Passera. Lo rende noto l'ufficio stampa della presidenza della Regione siciliana.

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