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Palermo, mafia: sequestro da 5 milioni

Coinvolto Filippo Catania, 42 anni, arrestato con l'accusa di associazione mafiosa e indicato dagli inquirenti come vicino ai boss Salvatore e Sandro Lo Piccolo. Tra i beni confiscati anche due noti centri estetici

PALERMO. Beni per un valore complessivo di cinque milioni di euro, tra i quali anche due noti centri estetici a Palermo, sono stati sequestrati a Filippo Catania, 42 anni, arrestato con l'accusa di associazione mafiosa e indicato dagli inquirenti come vicino ai boss Salvatore e Sandro Lo Piccolo. Il provvedimento è stato disposto dalla sezione midure di prevenzione del Tribunale di Palermo, che ha accolto la proposta avanzata dal Questore di Palermo.


Il provvedimento riguarda tra l'altro due beauty farm con l'insegna «Ò Sole mio city Spa» in via Libertà e all'interno di un noto centro commerciale, la parruccheria-solarium «Loca club» di viale del Fante; la Ge.mi. ceramiche, una società operante nel settore della commercializzazione al dettaglio ed all'ingrosso di materiale edile; una villa a Campofelice di Roccella, olte a conti correnti e polizze assicurative. Le indagini condotte dalla Questura hanno permesso di accertare come le aziende sottoposte al provvedimento di sequestro fossero nella disponibilità diretta di Filippo Catania che, in virtù della sua posizione all'interno di Cosa Nostra, ha potuto investire ingenti capitali nel settore economico dei servizi di parruccheria ed estetica, sfruttando conoscenze e solide amicizie con gli esponenti di vertice dell'organizzazione. In particolare con Giovanni Bonnano, ucciso nel gennaio del 2006, e con Sandro Lo Piccolo. Catania era stato arrestato dalla Squadra
Mobile di Palermo il 13 dicembre del 2010, nell'ambito dell'operazione denominata «Addiopizzo 5», con l'accusa di associazione per delinquere di stampo mafioso e trasferimento fraudolento di valori aggravato in concorso.

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