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Catania, pronto attentato per il giudice Pacifico

Nel mirino un pm della Dda. L'attività investigativa è stata diretta dai magistrati della Procura della Repubblica di Messina, che ha la competenza sui reati che coinvolgono i magistrati del vicino distretto giudiziario

MESSINA. Il progetto di un attentato ai danni di un magistrato in servizio alla Direzione distrettuale antimafia di Catania è stato scoperto dai carabinieri che hanno notificato un'ordinanza di custodia cautelare in carcere a un mafioso catanese già detenuto.
Il provvedimento è stato notificato dai carabinieri del Comando provinciale di Messina all'indagato presso una struttura carceraria del Nord Italia dove è recluso. L'attività investigativa è stata diretta dai magistrati della Procura della Repubblica di Messina, che ha la competenza sui reati che coinvolgono i magistrati del vicino distretto giudiziario, in stretta sinergia con quelli della Procura della Repubblica di Catania.


AGGIORNAMENTO DELLE 9.48. Il magistrato che era nel mirino del clan mafioso catanese è il sostituto procuratore Pasquale Pacifico, della Direzione distrettuale antimafia etnea. Le minacce nei suoi confronti sarebbero partite da un boss detenuto che avrebbe mandato l'ordine all'esterno mentre era in carcere. Il pm Pacifico coordina le inchieste sui clan Cappello e Laudani. Ha tra l'altro coordinato l'operazione "Revenge" della Squadra Mobile della Questura di Catania sul gruppo emergente dei 'Carateddi' capeggiato dal boss, ora detenuto, Sebastiano Lo Giudice. All'epoca emerse che la cosca aveva in progetto di aprire una sanguinosa faida con esponenti della famiglia Santapaola per ottenere il controllo degli affari illeciti nella città, e in particolare, il traffico di sostanze stupefacenti.
L'uomo raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere e che aveva progettato di uccidere in magistrato della Dda di Catania è Orazio Finocchiaro, 40 anni appartenente al clan dei Cappello Carateddi di Catania.

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