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Transessuale aggredito, Arcigay Catania denuncia gestore pub

La sera di San Valentino un ventiduenne è stato aggredito con calci e pugni da una decina di giovani. La vittima ha riportato un trauma cranico e toracico e una vertebra fratturata giudicati guaribili in 25 giorni

CATANIA. Omissione di soccorso e 'culpa in vigilando': sono le ipotesi di reato avanzate in un esposto dall'Arcigay nei confronti del titolare del pub di Catania dove, la sera di San Valentino, un transessuale di 22 anni, Michelle, è stato aggredito con calci e pugni da una decina di giovani. Sulla vicenda la vittima, che ha riportato un trauma cranico e toracico e una vertebra fratturata giudicati guaribili in 25 giorni, ha già presentato una denuncia alla polizia.
"Chiedo giustizia non soltanto per me - ha detto oggi Michelle incontrando i giornalisti - ma per tutti quelli che sono nelle mie condizioni. All'inizio non volevo andare dalla polizia perché avevo paura, ma dopo avere visto quello che mi avevano fatto e il sangue ho deciso di evitare che tanti altri vengano massacrati. Ho ricevuto tanta solidarietà ma io sto male e ho bisogno di cure".
Per Paolo Patané, presidente nazionale di Arcigay, quello che è accaduto "è una vicenda gravissima che segnala un forte degrado sociale e culturale". "In Italia - ricorda - ogni anno vengono uccisi il maggior numero di transessuali che nel resto d'Europa, ed è un dato vergognoso".
Per questo l'associazione, assistita dall'avvocato Vincenzo Drago, dopo la denuncia contro ignoti per l'aggressione ha avviato indagini private e depositerà un altro esposto per la gestione del pub dove il transessuale è stato picchiato.

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