
PALERMO. "L'aumento del contratto di servizio di Amia è una procedura che stiamo studiando. 8 milioni di euro così sul piatto non li abbiamo". Lo ha detto il commissario straordinario del Comune di Palermo, Luisa Latella, a proposito della richiesta dei commissari straordinari della società, che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti, di procedere a un adeguamento del contratto di servizio.
"Si stanno studiando una serie correttivi - ha aggiunto - Ci sono vari passaggi da fare con il ministero dello Sviluppo e con l'autorità giudiziaria, perché dovrà verificare l'intero pacchetto e dire se ci sono i presupposti per fare continuare l'azienda oppure no. Non sono passaggi semplici ci stiamo lavorando con molta fretta". Rispetto all'ipotesi di stipulare un mutuo decennale per pagare i debiti della società, il commissario ha spiegato che "non ci sono le condizioni. Si stanno valutando altre soluzioni. Abbiamo chiesto ai commissari - ha aggiunto - e lo chiederemo anche domani durante l'incontro al ministero dello Sviluppo economico, il piano economico e finanziario della società, che ci consente di sapere qual è la veridicità dei conti, la situazione reale, e partendo da qui realizzare i correttivi". Alla domanda se c'é la possibilità di un aumento della Tarsu, Latella ha risposto: "Tendenziamente non voglio aumentarla, quella è l'ultima chance, se non ci fossero soluzioni alternative. C'é un panorama di soluzioni a cui stiamo lavorando. Se i commissari non ci danno il piano economico finanziario sarà difficile capire quali sono le soluzioni alternative - ha concluso -. Capisco che rendono conto al ministero, però se si chiede un intervento al Comune, anch'esso deve essere salvaguardato".
"Un dato realistico sulla situazione economica del Comune di Palermo lo daremo non appena finiremo l'attività di ricognizione, a cui gli uffici comunali stanno lavorando, e le proiezioni che deve fare l'ufficio di ragioneria. Presenteremo prima il programma di opere pubbliche - ha aggiunto - e poi lo schema di bilancio al consiglio comunale". A proposito della relazione presentata nei giorni scorsi dalla ragioneria generale del comune, che indica un 'ammanco' 131 milioni 398 mila 600 euro per consentire al comune di chiudere in pareggio il bilancio di previsione 2012, il commissario straordinario ha detto che "intanto ci sono i minori trasferimenti dello Stato, con i tagli ai comuni. La relazione predisposta dall'ufficio di ragioneria è la base di riferimento per poi costruire il bilancio.
Da quest'anno bisognerebbe approvare in via sperimentale il bilancio consolidato, che comporta che i debiti delle varie società partecipate, società in house, di cui il Comune è socio unico, andrebbero a gravare sul bilancio pubblico. Buona parte di queste società sono in perdità - ha sottolineato - E' un fatto negativo, perché sommando tutte queste voci il debito aumenta, gravando sul bilancio pubblico". "Dobbiamo trovare la quadratura del cerchio e non è semplice. Dobbiamo cercare di salvare il Comune e tenere in piedi le società partecipate. E' chiaro che alla lunga dobbiamo procedere a una ristrutturazione delle partecipate anche perché la legge prevede che entro il 31 dicembre 2012 le società in house, eccetto quelle del servizio idrico, vengano liberalizzate". "La partita delle liberalizzazioni è importantissima - ha concluso - e il Comune la deve giocare, nel tempo, cercando di evitare squilibri sul piano sociale".
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