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Il cardinal Bertone a Catania: dalla Chiesa attenzione per il Sud

CATANIA. La "speciale benedizione inviata dal papa Benedetto XVI a tutta la città di Catania e all'arcidiocesi" è "un segno dell'attenzione della Chiesa verso il Sud". Lo ha affermato il segretario di Stato del Vaticano, Tarcisio Bertone, incontrando i giornalisti prima di celebrare il Pontificale per Sant'Agata, Patrona del capoluogo etneo. "Un Sud credente che si rinnova - ha aggiunto monsignor Bertone - che cerca di vivere con tutte le difficoltà che ci sono, ma con l'impegno corale delle comunità cristiane, la vita buona del Vangelo".
"La festa di Sant'Agata - ha aggiunto il cardinale Bertone parlando con i giornalisti - l'avevo già celebrata in miniatura in Piemonte, a Santhià, quando ero arcivescovo di Vercelli, un centro 'imparentato' con Catania e con la Patrona dal settimo secolo. Però venire qui oggi, anche se accarezzati dalla pioggia, davanti a questa straordinaria manifestazione di fede di un popolo credente che non ha mai cessato di proclamare la sua testimonianza a Cristo e il suo amore alla Patrona è per me un onore e una gioia. Ed è anche l'occasione - ha concluso il cardinale - per portare a tutti, al popolo di Catania, e a quello di tutta la Sicilia, la vicinanza, il saluto e la benedizione di Papa Benedetto XVI".

LA FAMIGLIA IN PRIMA FILA. "I giovani vivono un profondo malessere, non soltanto per le normali crisi esistenziali legate all'età ma anche perché un ospite inquietante penetra nelle loro anime: il nichilismo". E' l'allarme lanciato dal segretario di Stato del Vaticano, cardinale Tarcisio Bertone, nell'omelia del Pontificale celebrato nel Duomo.
Bertone sottolinea che "la vera emergenza educativa è la domanda impellente, la grande sofferenza dei nostri giovani". "E in prima fila in questa sfida", osserva, 'c'é la famiglia". "Per i genitori - aggiunge il card. Bertone - l'educazione è un compito essenziale, una missione connessa alla trasmissione della vita, che non può essere delegata ad alcuno". Per il card. Bertone "molti genitori soffrono oggi di solitudine, inadeguatezza e impotenza", e per questo, spiega, "occorre ritrovare un'autorevolezza in grado di orientare e aiutare, capace di dire di 'no'" di "educare i giovani alla libertà, alla capacità di discernere il bene dal male" e di restituire loro "la capacità di sognare, di spendersi per la loro felicita".

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