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Omicidio di Lipari, nuove prove contro l'arrestato

Su alcuni indumenti di Rpberto Canistrà i carabinieri del Ris hanno trovato tracce di sangue appartenenti a Eufemia Biviano, la donna di 62 anni uccisa la vigilia di Natale

MESSINA. I carabinieri del Ris di Messina hanno scoperto nuove prove che aggravano la posizione di Roberto Cannistrà, 37 anni arrestato nell'ambito delle indagini sull'uccisione di Eufemia Biviano, 62 anni, la donna assassinata a Lipari il 24 dicembre scorso. Dopo alcuni accertamenti di tipo tecnico biologico su alcuni indumenti appartenenti all'indagato i tecnici del Ris hanno trovato tracce di sangue appartenenti alla vittima su entrambe le calzature che erano state sequestrate all'indagato nel corso della perquisizione domiciliare.
A Cannistrà, oltre all'omicidio, la Procura in un' altra ordinanza di custodia cautelare contesta anche la rapina. Secondo le indagini dei militari l'uomo mentre stava rubando a casa della donna si fece prendere dal panico e le tagliò la gola, poi nascose il cadavere nel garage e fuggì con oggetti preziosi che aveva trovato nei cassetti per un valore di mille euro. Ad incastrarlo alcune macchie di sangue trovate nel bagno della vittima dai Ris che hanno poi estratto il Dna. Cannistrà poi rivendette gli oggetti ad un negozio di Milazzo dove furono ritrovati dai carabinieri.

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