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Non favorì cosa nostra, prescrizione per Daniela Palli

PALERMO. La quinta sezione del Tribunale di Palermo ha dichiarato prescritto il reato di favoreggiamento semplice contestato all'imprenditrice milanese Daniela Palli. La donna era accusata di aver favorito il latitante Vito Roberto Palazzolo nello stabilire un contatto con il senatore Marcello Dell'Utri, condannato in appello a sette anni per concorso esterno in associazione mafiosa. Il pm, Gaetano Paci, già nella requisitoria aveva evidenziato la mancanza di prove a sostegno del favoreggiamento aggravato dall'aver agevolato la mafia. Secondo l'accusa in alcune telefonate intercettate sarebbe emerso che Daniela Palli, difesa dall'avvocato Renato Alfarone, aveva chiesto nel 2003 alla signora Dell'Utri un incontro tra il senatore e la sorella del mafioso, Maria Rosaria Palazzolo. Nel processo, oltre a Dell'Utri, ha deposto anche la moglie del senatore, Miranda Ratti. "Conosco Daniela Palli - aveva detto in udienza Miranda Ratti - da quando si è sposata con Diego Martinotti, che è un amico di mio marito. Mi disse che una sua amica voleva parlare con mio marito per avere un consiglio, ma non mi disse chi era e tanto meno della parentela con un mafioso, né di cosa si trattava".

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