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Sciopero tir, Grasso: "Indagare su presenza mafiose"

Non c'è dubbio che in realtà complesse e in territori dove c'è da sempre una presenza della criminalità organizzata di tipo mafioso è possibile che questi fenomeni ci siano. Però vanno accertati con rigore e severità»

PALERMO. «Non c'è dubbio che in realtà complesse e in territori dove c'è da sempre una presenza della criminalità organizzata di tipo mafioso è possibile che questi fenomeni ci siano. Però vanno accertati con rigore e severità». Lo ha detto il procuratore nazionale Antimafia Pietro Grasso rispondendo a una domanda relativa al blocco dei tir in Sicilia. Si riscontra un inserimento e un infiltrazione di organizzazioni criminali nel settore agroalimentare, ha aggiunto Grasso a margine di un convegno della Coldiretti, e si è scoperto l'interesse mafioso in tutta la filiera, dall'acquisto dei terreni alla produzione, dal trasporto all'acquisto di supermercati. Tutto ciò genera una situazione aberrante.


I produttori abbandonano e i consumatori pagano un prezzo dieci volte superiore al prezzo normale. Alla tavola degli italiani - ha precisato il Procuratore Antimafia - c'è un
invitato in più: l'organizzazione criminale che mangia quello che dovrebbero mangiare gli italiani. Esiste anche una globalizzazione del fenomeno e le indagini hanno come oggetto la produzione di beni contraffatti dislocati in filiere di Paesi anche fuori dall'Europa. C'è un'area grigia accanto all'organizzazione criminale che presta la propria attività: avvocati, commercialisti, società di money transfer, società di import/export, necessari perchè le organizzazioni criminali non hanno queste competenze. La nostra legislazione - ha aggiunto Grasso - è all'avanguardia, ma tutto è migliorabile.

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