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Riesi, ucciso e poi carbonizzato piccolo imprenditore

Piero Di Francesco, 30 anni, è stato ucciso oggi nel piazzale dell'azienda di famiglia specializzata nel trasporto di inerti

CALTANISSETTA. Un piccolo imprenditore di Riesi, Piero Di Francesco, 30 anni, è stato ucciso oggi nel piazzale dell'azienda di famiglia specializzata nel trasporto di inerti. Il corpo è stato poi dato alle fiamme.
Il delitto è avvenuto in contrada Bannuto, alla periferia del comune nisseno, dove Di Francesco pare avesse un appuntamento con qualcuno. All'ora di pranzo, però, non è tornato a casa dalla moglie e dai due figli. Il padre della vittima, che vive in una villetta limitrofa all'azienda, ha notato una colonna di fumo proveniente dallo spiazzo dell'impresa. Si è recato sul posto é ha trovato l'auto del figlio, una Meriva, posteggiata regolarmente e un'altra auto in fiamme. Nell'abitacolo bruciava anche un corpo.
Sono stati avvertiti i carabinieri che hanno poi identificato il cadavere attraverso i familiari di Piero Di Francesco. L'uomo era incensurato.
In un primo momento dopo il ritrovamento del cadavere carbonizzato era stato ipotizzato che si sarebbe potuto trattare di un suicidio. Ipotesi questa però smentita dai carabinieri. Per i militari si è trattato di un omicidio. Sarà l'autopsia a chiarire le modalità dell' esecuzione. Per i conoscenti e i familiari, Piero Di Francesco era "un bravo ragazzo e un grande lavoratore". Gli investigatori hanno anche scartato la tesi di un incendio scoppiato in seguito ad un incidente su quella vecchia Mercedes di famiglia posteggiata nel piazzale della Tecnoambiente Srl di contrada Bannuto: l'impresa si occupa di trasporto inerti, trasformazione di rifiuti non pericolosi e bonifiche. E' nata sette anni fa, ha uffici anche alla zona industriale di Caltanissetta. Una piccola azienda di cui Piero - che il prossimo 28 gennaio avrebbe compiuto 31 anni - era amministratore e direttore tecnico. E' morto accanto alla villetta del papà Stefano, confinante con la cava dove lavora pure il fratello più grande, Eugenio.
Questa mattina pioveva e per questo in azienda non si lavorava. Di Francesco è arrivato a bordo della sua Opel Meriva. Nel piazzale, tra escavatori e cumuli di pietrisco, c'era la Mercedes che nessuno dei familiari usava più. Intorno alle 11 dalla vettura si è sprigionato fuoco e fumo. Il corpo della vittima è stato trovato dal padre nel sedile posteriore dell'auto dietro al lato passeggero.

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