
CAMPOBELLO DI MAZARA. Sono cominciati oggi da parte del gip di Palermo gli interrogatori di garanzia delle 11 persone arrestate per mafia, tra cui il sindaco di Campobello di Mazara (Tp) Ciro Caravà, nell'operazione dei carabinieri del Ros Campusbelli di ieri. Nella cittadina la gente è spaccata tra chi considera colpevole il sindaco che pubblicizzava le sue azioni antimafia mentre, secondo l'accusa, favoriva la cosca molto vicina al latitante Matteo Messina Denaro, e chi lo difende dicendo che si tratta di "guerre di politica" e che l'ultima parola la deve emettere la Cassazione. Stupiti sono gli impiegati comunali che consideravano il sindaco una brava persona molto "alla mano". Caravà, sospeso dalla carica dal prefetto di Trapani, è stato eletto due volte appoggiato da liste del centrosinistra e soprattutto dai Ds e poi dal Pd. E anche all'interno di questo partito c'é chi invoca maggiore attenzione della dirigenza locale nella scelta dei candidati. (ANSA)
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