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Da Singapore a Palermo con 3,5 chili d'oro in tasca

Fermato all'aeroporto Falcone-Borsellino un cingalese che aveva nascosto preziosi per un valore commerciale di circa 200 mila euro

PALERMO. I militari della guardia di finanza, in servizio presso l'aeroporto "Falcone-Borsellino" di Palermo, hanno scoperto un carico di oro e preziosi provenienti da Singapore, sequestrando oggetti preziosi orientali in oro di elevatissimo pregio (oro 916/1000 pari a 22 carati), per un peso di 3,5 chilogrammi ed un valore commerciale di circa 200 mila euro.
Le Fiamme Gialle hanno inoltre denunciato all'autorità giudiziaria un quarantaquattrenne di origine cingalese, da oltre vent'anni residente a Palermo dove svolge il lavoro di domestico, per contrabbando. Il controllo è scattato a seguito dell'analisi di rischio che la guardia di finanza dell'aeroporto di Palermo svolge sulle liste passeggeri in arrivo e in partenza. Gli investigatori hanno riscontrato che il cingalese, in arrivo a Palermo dall' aeroporto di Singapore, aveva compiuto diversi viaggi nell'ultimo periodo in Paesi asiatici e per questo motivo hanno deciso di sottoporlo a controllo doganale.
L'ingente carico di preziosi, verosimilmente destinato alla commercializzazione clandestina, era nascosto tra souvenir, bigiotteria ed indumenti contenuti nel bagaglio personale. L'ammontare dei diritti di confine evasi dal responsabile, con la mancata dichiarazione in dogana, è pari a 46 mila euro.

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