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Anche "Squadra antimafia" nel mirino del racket

La produzione della fiction di Mediaset faceva gola al clan di Porta Nuova che aveva il controllo del catering e dei trasporti della serie tv

PALERMO. Anche la produzione della nota fiction Mediaset "Squadra antimafia" era finita nel mirino del racket del clan di Portanuova che aveva il controllo del catering e dei trasporti della serie televisiva. E' uno dei particolari dell'operazione antimafia denominata
"Pedro" che oggi, ha portato all'arresto di 28 persone. Dall'inchiesta, così chiamata perché il boss del quartiere, Calogero Lo Presti, era  noto come lo zio Pietro, vengono fuori i nomi dei vertici del mandamento: tra questi il numero due del boss Tommaso di Giovanni. Era lui, secondo la collaboratrice di giustizia Monica Vitale, a tenere le casse della cosca.

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