NISCEMI. Dopo Angela Casella, un'altra madre coraggio si è spenta oggi in Italia. E' Ninetta Burgio, la mamma di Pieratonio Sandri, il 18enne studente di Niscemi, incensurato e misteriosamente scomparso nel settembre 1995, il cui cadavere fu ritrovato dopo 14 anni, in un bosco di contrada Vituso, dove quattro giovani criminali emergenti lo avevano sepolto dopo averlo strangolato. Ninetta Burgio, insegnante, è deceduta all'età di 75 anni: non si rassegnò mai all'idea di non rivedere più il figlio, nemmeno da morto. E si rivolse a giornali, tv, magistrati, e persino al presidente della Repubblica, perché venissero riprese le indagini e le ricerche del figlio. Nel 2009, la svolta: uno dei quattro assassini confessa il delitto e fa ritrovare il cadavere: "Lo abbiamo strangolato e sepolto in campagna, perché aveva visto uno di noi mentre compiva un attentato incendiario e temevamo potesse denunciarci". Tante lacrime su quel figlio, vittima innocente. Ma 'Madre coraggio', in seguito, fu capace anche di perdonare.
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