
MESSINA. Chiudono le gallerie a rischio crollo sulla Palermo-Messina. E per gli automobilisti nuovi disagi visto che le tratte autostradali Rocca-Brolo e Patti-Falcone (direzione Messina) sono state chiuse al transito da questa mattina. In sostanza, il transito sulla A20 in direzione Messina è interrotto all'uscita di Rocca di Capri Leone. Fino a Brolo si procede solo sulla SS 113, quindi a Brolo si può rientrare in autostrada ma solo fino a Patti, dove c’è un'ulteriore deviazione sulla strada statale fino a riprendere la A20 a Falcone.
Il Cas comunque chiederà al magistrato la possibilità di deviare il transito sulla carreggiata Messina-Palermo a doppio senso di circolazione in corrispondenza delle due gallerie poste sotto sequestro. Il rischio di crollo ipotizzato dal perito, infatti riguarda solo i tunnel che si trovano lungo la tratta Palermo-Messina. Per il tunnel "Madonna del Tindari" la situazione è più agevole, è stato ribadito durante la riunione. I dettagli in un articolo di Sergio Granata sul Giornale di Sicilia in edicola.
"Entro una settimana saranno completati gli interventi sulla galleria di Tindari, parallela a quella dove è stato riscontrato il pericolo di cedimenti e sarà possibile consentire la circolazione a doppio senso. Per la galleria di Capo d'Orlando, che è sicuramente meno compromessa, il Cas ha già avviato i rilievi per verificare la possibilità di attraversarla soltanto su una carreggiata". L'assessore regionale per le Infrastrutture e la mobilità, Pier Carmelo Russo, che oggi a Patti ha avuto alcuni incontri sui problemi connessi al sequestro delle due gallerie da parte della magistratura a causa di un "concreto pericolo di crollo", fa il punto sulle condizioni di viabilità lungo l'autostrada A/20. "Per la messa in sicurezza della Palermo-Messina, così come delle altre tratte gestite dal Consorzio autostrade siciliane - aggiunge - è necessario, oggi più che mai, che vengano svincolate le somme rimaste fino ad ora bloccate e che, complessivamente, ammontano a circa 85 mln. Confidiamo nel governo Monti, affinché si possa rapidamente arrivare a questa soluzione".
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