E' l’ultimo giorno di produzione auto alla Fiat di Termini. Una tristezza enorme. Per me doppia! Non solo perché da cittadino e amministratore pubblico di Termini rilevo che mancherà il lavoro a tante famiglie di ormai ex impiegati ed operai Fiat, che conosco personalmente, ma anche a tutte le famiglie di Termitani le cui sorti sono riconducibili a questa vicenda. Praticamente tutti i termitani, nessuno escluso!
Ma c’è tristezza anche perché oggi si chiude una pagina di storia della mia vita. Io figlio della Fiat , nato a Torino, perché papà, operaio Fiat lavorava lì, cresciuto a Termini Imerese perché papà trasferito qui e da sempre legato al mondo Fiat in tutti i sensi. Ricordo da piccolo, non si aspettava che il Circo che portava la Fiat, i regali di Natale per noi bambini, le passeggiate in bici, le gite organizzate e tutto era o sembrava bellissimo. Da sempre in famiglia solo macchine Fiat, la 500, la 127, la Ritmo, la Tipo, la Panda ed in ultimo la Punto. A tutte queste auto sono legati periodi bellissimi della mia vita. I viaggi con la famiglia, la prima guida in auto, la patente, le uscite con la fidanzata con gli amici e tutto il resto. Oggi niente più di tutto questo. Solo ricordi. E pensare che, come detto, la mia vita a Termini è legata alla Fiat; e questo mi fa venire i brividi. Guardo mia moglie, mio figlio e penso che se non ci fosse stata la Fiat a Termini non li avrei mai visti, conosciuti avuti; e li vedo scomparire come nel film Ritorno al Futuro… e piango! Sì, piango! Oggi solo lacrime e tristezza! Ma domani… no ! Domani dobbiamo rialzarci tutti e ricominciare a lottare, perché qualcosa qui deve ancora cambiare, deve ancora succedere!
"Fiat, una tragedia ma ora rialziamoci"
Stefano Vitale, presidente del consiglio comunale di Termini Imerese ha scritto a www.gds.it. Uno sfogo da cittadino, che racconta di suo padre, operaio allo stabilimento
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