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Fiat, verso l'accordo sindacati-Lingotto

I rappresentanti dei lavoratori si sono detti disponibili a ridurre lievemente la cifra necessaria per gli incentivi alla mobilità

ROMA. Si va verso la stretta per l'accordo sullo stabilimento Fiat di Termini Imerese: grazie alla mediazione del ministero dello Sviluppo economico i sindacati si sono detti disponibili a ridurre lievemente la cifra necessaria per gli incentivi alla mobilità mentre la Fiat sarebbe disponibile ad aumentare la cifra messa sul tavolo finora.
Per gli incentivi "pieni" - spiegano i sindacati - sarebbero necessari circa 21 milioni di euro mentre la Fiat fino agli ultimi incontri aveva dato una disponibilità massima fino a 15 milioni. La mediazione quindi dovrebbe essere trovata poco al di sotto dei venti milioni.
La disponibilità a scendere dalle tabelle degli incentivi è di tutti i sindacati, compresa la Fiom. "Per responsabilità rispetto al territorio i lavoratori - ha detto il responsabile del gruppo Fiat per la Fiom Enzo Masini - siamo disponibili a ridurre gli incentivi". Il segretario nazionale Fim Bruno Vitali ha precisato che "ci sono buone possibilità di trovare la quadra sugli incentivi oggi per fare l'accordo complessivo sullo stabilimento di Termini Imerese mercoledì. Il ministero ci ha chiesto se siamo disponibili a ragionare su cifre inferiori rispetto alle tabelle e abbiamo detto di sì. La Fiat si è detta disponibile ad aumentare le risorse rispetto a quelle messe sul tavolo finora".
Vitali ha spiegato che i venti milioni sono necessari per l'integrazione alla mobilità per quei lavoratori che hanno diritto entro i prossimi sei anni ad andare in pensione. Si tratta di circa 25-30mila euro a lavoratore in media (considerando che per alcuni il periodo di mobilità sarà più breve e per altri, più lontani dalla pensione, più lungo). I lavoratori che hanno i requisiti per la pensione entro i prossimi sei anni nello stabilimento sono circa 650. Convinto della possibilità di trovare un accordo grazie alla mediazione del ministero è anche il segretario nazionale della Uilm Eros Panicali fiducioso sulla possibilità di un accordo complessivo mercoledì.

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