Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Mafia, inflitte pene per oltre 64 anni

Il processo nasce dalle intercettazioni effettuate nel box del capomafia Nino Rotolo, che dovrà scontare 10 anni. Tra i condannati anche Antonino Maranzano, i costruttori Francesco Paolo, Francesco e Salvatore Sbeglia. Tre anni e 4 mesi per l'imprenditore Vincenzo Rizzacasa

PALERMO. Il gup di Palermo Luigi Petrucci ha condannato, complessivamente, a oltre 64 anni di carcere 11 tra boss e imprenditori imputati, a vario titolo, di associazione
mafiosa, estorsione e intestazione fittizia di beni.
Le pene più alte (10 anni e 10 mesi e 10 anni) sono state inflitte ai boss palermitani Antonino Maranzano e Nino Rotolo. Rispettivamente a 8 anni e sei mesi, due anni e 8 mesi e tre anni e 4 mesi sono stati condannati i costruttori Francesco Paolo, Francesco e Salvatore Sbeglia; mentre all'imprenditore Vincenzo Riccacasa sono stati comminati tre anni e 4 mesi di carcere.
A 8 anni è stato condannato Carmelo Cancemi; 4 anni dovranno scontare invece Pietro Vaccaro e Vincenzo Marcianò e 8 anni e due mesi Fausto Seidita. Infine a 2 anni di carcere è stato condannato Massimo Troia.
Il processo, istruito dai pm Marcello Viola e Nino Di Matteo, nasce dalle intercettazioni effettuate nel box del capomafia Nino Rotolo che negli anni scorsi portarono ad altri arresti e condanne. Le conversazioni dei boss, che si riunivano da Rotolo per concordare affari ed estorsioni, sono state riscontrate dalle dichiarazioni di diversi pentiti.

Caricamento commenti

Commenta la notizia