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Palermo, l'Amia riorganizza la raccolta dei rifiuti

I commissari straordinari dell'azienda sta verificando la disponibilità di lavoratori di altri settori a comporre equipaggi aggiuntivi nel turno pomeridiano. Dopo la formazione di base, cominceranno a entrare in servizio da questa settimana, contribuendo a riportare in tempi accettabili (due-tre giorni) il recupero della giacenza domenicale. Via ad una speciale struttura dedicata all'organizzazione unica dei servizi ordinari e differenziati. Apertura anche ai social network per denunciare chi non rispetta le regole

PALERMO. I commissari straordinari di Amia  hanno avviato una rivisitazione della macchina organizzativa di  raccolta dei rifiuti a Palermo i cui risultati si dovrebbero  vedere a partire da questa settimana. Lo dice una nota  del'azienda.     L'Amia sta verificando la disponibilità di lavoratori di  altri settori a comporre equipaggi aggiuntivi nel turno  pomeridiano. Dopo la formazione di base, cominceranno a entrare  in servizio da questa settimana, contribuendo a riportare in  tempi accettabili (due-tre giorni) il recupero della giacenza  domenicale. La nuova situazione ha reso ancora più urgente la  necessità di creare in Amia una speciale struttura dedicata  all'organizzazione unica dei servizi ordinari e differenziati,  settore assai importante e delicato che è stato affidato, per  la sua particolare competenza, a Pasquale Fradella.


Il  dipartimento della Raccolta differenziata è stato affidato a  Lara Calì, che ha in particolare il mandato di sviluppare  ancora di più l'efficienza del nuovo sistema "porta a porta"  e di proseguire l'iniziativa di Fradella dei blitz notturni per  controllare il contenuto dei bidoni carrellati e chiamare i  vigili urbani a verbalizzare e contestare le infrazioni  rilevate. Tale azione sarà rivolta anche ai punti di maggiore  abbandono di sacchetti vicino a campane, cestini e alberi o agli  angoli delle strade.    Questo grave fenomeno di inciviltà - continua la nota -  operato da quella fetta di società che dovrebbe dare l'esempio,  e contro il quale Amia ha più volte sollecitato una massiccia  azione di controllo e repressione, crea notevoli danni economici  e organizzativi all'azienda, costretta a organizzare due volte a  settimana una raccolta manuale dei sacchetti e abbandonati a  terra. Tutto ciò - continua la nota -  costa l'impiego di uomini e mezzi e comporta l'invio in  discarica di una media settimanale di 40 tonnellate di rifiuti  dall'area del "porta a porta". A ciò si aggiunge che, ad  esempio, su 700 tonnellate mensili di organico conferite alla  piattaforma di Marsala, questa ne restituisce 45 perché  contaminate da piatti di plastica o altro. E vi sono poi circa  20 tonnellate che in media ogni giorno cittadini del "porta a  porta" gettano nei cassonetti di altre zone perché selezionano  i rifiuti in casa.   


Sono tutti elementi che mortificano i cittadini che fanno la  differenziata e i lavoratori di Amia che si impegnano per il  successo del progetto "Palermo differenzia", che in un anno ha  raddoppiato la percentuale dal 4 al 10%. E' auspicabile - dice  Amia - tutti gli organi di informazione avviino una campagna  contro i comportamenti incivili che stanno ostacolando il  risanamento del servizio rifiuti a Palermo. I commissari  straordinari, infine, propongono che sui social network,  piuttosto che le foto dei cumuli di rifiuti siano postate foto e  video su chi abbandona rifiuti per strada. E' possibile fare  segnalazioni, anche in forma anonima, al call center di  Amia 

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