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Cefalù, lasciato dalla ragazza riempie la città di poesie d'amore

Versi d'amore sulla ringhiera del lungomare, nelle cabine telefoniche, ai pali della luce, in piazza Duomo e nei punti più frequentati. Il sindaco Pippo Guercio ha subito ordinato la rimozione dei fogli per "affissione abusiva"

CEFALU'. Ha passato tutta la notte ad attaccare i suoi disperati versi d'amore sulla ringhiera del lungomare, nelle cabine telefoniche, ai pali della luce, in piazza Duomo e nei punti più frequentati di Cefalù.
Voleva riconquistare il cuore della ragazza dai "capelli rossi" che lo aveva piantato e non voleva più vederlo. Non si sa se quei messaggi siano riusciti a ricomporre l'amore spezzato. Di sicuro l'innamorato respinto non ha intenerito il cuore del sindaco Pippo Guercio che ha subito ordinato la rimozione dei fogli per "affissione abusiva".      
Vigili urbani e messi comunali hanno fatto il giro della città, si sono spinti fino al quartiere di Santa Barbara dove c'era una sospetta concentrazione di poesie e in poco tempo hanno cancellato ogni traccia di quell'amore in frantumi. Via anche i palloncini rossi attaccati al cancello di casa della ragazza ignara di avere provocato un dramma intimo esploso in modo così irrefrenabile nel cuore della notte.     
Per dare un senso al suo gesto l'anonimo innamorato ha preso in  prestito le parole di una canzone delle Vibrazioni tante volte ascoltata con l'ex fidanzata: "Sai che è difficile non averti e dover sorridere alla gente che non sa della mia vita intima. Si aspettano che li faccia ridere mentre tu vai via".

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