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Zisa, nei "dammusi" un bar e un ristorante

Il bando sarà definitivo a giorni. Appalto da 321 mila euro. Istanze entro il 5 dicembre. Randi: "L'obiettivo è restituire lo spazio alla città"

PALERMO. I dammusi del giardino della Zisa saranno affidati ai privati. E al loro interno nasceranno un bar e un ristorante. Il Comune assegna la custodia di alcuni dei suoi beni per salvarli dal degrado e dai raid vandalici. Tra questi, anche i locali del parco Cassarà, in via Ernesto Basile e il dimanate del baseball di fondo Patti. E lo fa attraverso tre bandi di gara, pubblicati sul sito internet di Palazzo delle Aquile (www.comune.palermo.it). La concessione d'uso è per sei anni, con la possibilità di rinnovo per lo stesso periodo.



La gara che riguarda i dammusi è ancora valida, nonostante sulla pagina web del Comune risulti la voce «revocata». «Ci stiamo occupando della correzione di un problema di errata identificazione delle strutture – spiega l'assessore al Patrimonio Eugenio Randi – ma entro mercoledì il bando sarà pubblicato con la giusta dizione». Sono due i locali nel giardino e saranno destinati alla vendita di souvenir, cartoline e gadget e a una caffetteria e ristorante con servizio ai tavoli. Il canone a base d'asta per il periodo complessivo per entrambi i lotti è di 321 mila euro circa (79 mila per il primo, 241 mila per il secondo). La gara sarà espletata il 6 dicembre e le domande dovranno pervenire entro le 12 del giorno precedente.



«L'obiettivo – riprende Randi – è quello di restituire lo spazio alla città, dopo i recenti lavori di riqualificazione che hanno visto la sinergia del Coime e della Gesip per il ripristino del giardino e dei suoi elementi architettonici, offrendo spazi dedicati a turisti e non, dove pranzare, prendere un caffè o fare qualche acquisto. Non affidando questi beni ai privati, al contrario, li si lascerebbe in mano ai vandali, come era avvenuto ai dammusi durante la gestione regionale».



L'altro avviso pubblico, riguarda gli immobili all'interno del parco Cassarà: anche qui sorgeranno un bar e un locale adibito alla ristorazione e verranno aggiudicati congiuntamente. Ammonta a più di 28 mila euro il canone annuo a base d'asta (170 mila euro circa per i sei anni). Il primo dicembre, entro le 12, è il limite massimo per presentare le offerte, mentre la gara sarà celebrata la mattina successiva. C'è, infine, il bando per l'affidamento ai privati del «diamante», che comprende anche la sistemazione a verde della vasta area residua. Si tratta di 33 mila metri quadrati e un campo da baseball per circa duemila spettatori con adiacenti locali di servizio. Il canone complessivo a base d’asta è di circa 280 mila euro. La gara sarà espletata il 13 dicembre e le offerte si potranno presentare entro e non oltre il giorno precedente.

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