MESSINA. La procura di Messina ha chiesto la condanna per i quattro imputati nel processo scaturito dall'inchiesta per il deragliamento del treno "Freccia della Laguna" avvenuto il 20 luglio del 2002 a Rometta Marea (Me), nel quale morirono otto persone. I pm hanno chiesto 10 anni per Salvatore Scaffidi, responsabile tronco ferroviario di Milazzo nove anni per Carmelo D'arrigo, tecnico dello stesso settore, quattro anni per l'imprenditore Oscar Esposito, titolare di una ditta che aveva effettuato dei lavori sulla tratta dove avvenne il deragliamento, e quattro anni per Roberto Giannetto ispettore capo delle ferrovie dello Stato. Devono rispondere di disastro e omicidio colposo mentre per tutti è stato chiesto il proscioglimento per prescrizione per il reato di lesioni colpose. Nella tragedia morirono il macchinista e sette passeggeri. A causare il disastro fu un giunto provvisorio che univa due rotaie e che sarebbe stato fissato male. Il treno uscì dai binari e alcune vetture andarono a sbattere contro una casa cantoniera
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