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Premio Livatino, ecco i giornalisti premiati

PALERMO. E' stato consegnato nel pomeriggio, nell'auditorium dell'Università degli studi di Messina, il premio 'Pro bono veritatis' promosso dal movimento Giorgio La Pira di Messina e dal centro studi Rosario Livatino, giunto alla VIII edizione. A riceverlo sono stati i giornalisti: Rosaria Brancato (emittente Tcf), Sebastiano Caspanello (Gazzetta del Sud), Riccardo D'Andrea (Gazzetta del Sud), Rosa Maria Di Natale (La Repubblica Catania), Giorgio Gandola (direttore de l'Eco di Bergamo), Antonella Lombardi (Ansa), Leonardo Orlando (Gazzetta del Sud), Alessandra Turrisi (Avvenire). Abbiamo deciso di conferire il riconoscimento - scrive l'animatore del movimento, Calogero Centofanti - per l'alta missione svolta nella prestigiosa testata al servizio di una informazione coerente e puntuale. La cerimonia è abbinata al premio 'Pro bono Iustitiae', giunto alla XVI edizione, e riservato ai magistrati che anno per anno si sono distinti nella lotta per la tutela della legalità. Ecco i magistrati premiati: Letteria Ruggeri (Procura di Bergamo), Adriana Sciglio (Procura di Messina), Daniela Urbani (Tribunale di Messina), Daria Orlando (Gip del Tribunale di Messina), Fabio D'Anna (Procura Dda Messina), Francesco Massara (Procura di Barcellona), Beatrice Ronchi (Procura di Reggio Calabria), Stefano Luciano (Procura di Caltanissetta), Giuseppina Latella (Tribunale Minorenni). Nel corso della mattina si è tenuto un incontro-dibattito con i ragazzi della scuola media 'Mazzini' di Messina sulla figura di Livatino e sulla legalità. Il giudice Rosario Livatino è stato ucciso dalla mafia nel 1990 mentre andava in tribunale senza scorta, sulla strada statale che collega Agrigento a Caltanissetta. I killer e i mandanti del delitto sono stati condannati all'ergastolo. Per il magistrato, definito da papa Giovanni Paolo II martire della giustizia e indirettamente della fede, è stato avviato il processo di canonizzazione.

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