LIPARI. La federalbeghi contesta la tassa di soggiorno che è all'ordine del giorno del consiglio comunale che si riunirà giovedì. «Nonostante le motivazioni che hanno spinto la nostra associazione a respingere con forza la tassa di soggiorno spiegandone ampiamente le motivazioni - ha detto il presidente Christian Del Bono -, l'amministrazione comunale di Lipari, la cui competenza ricade su ben sei delle sette Isole Eolie, ha ritenuto di portare in Consiglio la proposta di approvazione della tassa. Va da se, che Lipari rischia di diventare, per le piccole isole siciliane, il comune apripista per l'adozione di un tributo che definire parziale e iniquo è sicuramente eufemistico». In occasione del forum sulle isole, tenutosi due giorni fa a Palermo, il direttore dell'assessorato regionale al Turismo, Marco Salerno, aveva aperto alla possibilità di creare una sorta di deroga per le isole minori nell'adozione della tassa di soggiorno che potesse tramutarla in una sorta di tassa di sbarco. «Una tassa - ha proseguito Del Bono - che nel caso delle Eolie andrebbe, di fatto, a sostituirsi al ticket d'ingresso, attingendo ad un bacino di utenza ben più ampio, gravando quindi molto meno sull'utenza rispetto a quella di soggiorno e consentendo di modulare la spesa in modo ben più articolato rispetto al ticket di ingresso»
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