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Politica, intercettazioni per ottenere appoggi: indagato sindaco del Palermitano

Al centro della vicenda Giuseppe Leone primo cittadino di Sclafani Bagni, un paese di 300 abitanti. La denuncia presentata alla Procura della Repubblica di Termini Imerese dal suo predecessore, Alessandro Nasca

PALERMO. Usava le intercettazioni per ottenere appoggi elettorali. E' l'accusa che la Procura di Termini Imerese contesta a Giuseppe Leone, sindaco di Sclafani Bagni, un paese di 300 abitanti della provincia di Palermo.
Leone, eletto il 15 giugno 2008 in una lista civica, è indagato per rivelazione di segreti d'ufficio e concussione.
Come ufficiale di polizia giudiziaria del corpo forestale, Leone aveva la disponibilità del contenuto di alcune intercettazioni telefoniche, ambientali e audiovisive. Tra aprile e giugno 2008, in occasione delle elezioni amministrative, aveva fatto ascoltare, in almeno tre occasioni, le conversazioni registrate e oggetto di indagine all'ex sindaco del paese, Alessandro Nasca, per indurlo a sostenere la sua candidatura. In cambio lo aveva nominato assessore e vice sindaco. Ma per contrasti politici lo aveva recentemente revocato. A questo punto Nasca aveva presentato una denuncia alla Procura della Repubblica di Termini Imerese. Una perquisizione in casa e nell'ufficio del sindaco, disposta dal pm Giacomo Urbano, ha portato al sequestro di materiale informatico e avrebbe fornito riscontri all'ipotesi dell'accusa.

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