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Palermo, 340 tunisini nelle navi al porto

Provengono dal centro di accoglienza di Lampedusa. Alcuni immigrati trasferiti in ospedale per cure. Ieri una manifestazione con tafferugli all’ingresso dello scalo

PALERMO. Sono ancora nel porto di Palermo nella zona della Fincantieri, le navi 'Vincent' e 'Audacia' con circa 340 tunisini a bordo. Duecento migranti sono nella Vincent, il resto nell'altra imbarcazione. Provengono tutti dal centro di accoglienza di Lampedusa distrutto nei giorni scorsi da un incendio. Nella tarda serata di sabato aveva invece tolto gli ormeggi la Moby Fantasy, con a bordo oltre 220 migranti da trasferire nel centro di prima accoglienza (Cpsa) di Elmas, vicino all'aeroporto di Cagliari.    
Ieri il deputato del Pd Tonino Russo salito a bordo delle due navi ormeggiate a Palermo ha detto che "i migranti sono in buone condizioni; sono assistiti regolarmente, dormono in cabine fornite di lenzuola e in poltrone reclinabili. Alcuni tunisini che hanno avuto dei malori sono stati trasportati in ospedale, altri sono stati medicati direttamente a bordo da personale sanitario".
E ieri un gruppo di manifestanti del Forum antirazzista e di movimenti di sinistra, che contestano la scelta di "rinchiudere" nelle navi i tunisini giunti da Lampedusa in attesa di trasferirli in altri Cie, è riuscito a entrare all'interno del porto di Palermo. I manifestanti, un centinaio, hanno tentato di avvicinarsi alla zona dove sono ormeggiate le navi 'Vincent' e 'Audacia' ma sono stati respinti dagli agenti del reparto mobile che presidiano da due giorni l'area, impedendo l'accesso ai non autorizzati. Secondo alcuni ragazzi del centro sociale Anomalia, ci sarebbero stati brevi tafferugli con la polizia. I manifestanti hanno abbandonato il porto da una uscita secondaria e sono tornati a protestare davanti l'ingresso principale della stazione marittima.  

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