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Strisce blu a Palermo, ancora incertezze sulla loro validità

Anche dopo che il ministero delle Infrastrutture ha stabilito che il ricorso sospende l'esecuzione del provvedimento, non si sa con certezza se bisogna pagare per parcheggiare in queste aree

PALERMO. Gli automobilisti palermitani dovranno ancora pagare per parcheggiare nelle aree delimitate dalle strisce blu? La domanda non ha ancora una risposta certa, anche dopo che il ministero delle Infrastrutture, rispondendo al ricorso avanzato dall'associazione Noiconsumatori, ha stabilito che "il ricorso sospende l'esecuzione del provvedimento impugnato, salvo che ricorrano motivi d'urgenza". Ma l'urgenza, secondo il presidente di Noiconsumatori, Roberto Sauerborn, "é stata già decretata una volta dal sindaco Diego Cammarata e il provvedimento non può essere reiterabile perché verrebbe annullato". Il ministero - al quale i consumatori hanno ricorso in via gerarchica, procedura dettata dall'art. 37 del Codice della strada - invita il Comune a mandare "con sollecitudine le controdeduzioni, con esauriente relazione per ogni singolo motivo di ricorso". 
La storia parte da lontano: nel 2008 una decisione del Tar annullava le strisce blu perché erano state adottate senza la preventiva realizzazione del Piano urbano del traffico (Put). In questi anni, in cui l'ordinanza non ha avuto esecuzione, alcune sentenze del giudice di pace hanno dato ragione ad automobilisti che avevano ricorso per le multe subite. "Alla luce di tutto ciò - dice Sauerborn - valuteremo se ci sono gli estremi per procedere con formali denunce sia nei confronti dell'amministrazione comunale che nei confronti degli ausiliari del traffico che continuano ad elevare multe nelle illegittime. Nessuno dovrà e potrà dire: io non lo sapevo'".

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