PALERMO. Una bomba carta, o un petardo potenziato, è esploso davanti alla sede dell'Istituto autonomo case popolari di Palermo. L'esplosione è avvenuta intorno alle 14,30, in via Quintino Sella, nel quartiere di Borgo Vecchio, dove sono in corso i lavori di ristrutturazione dell'istituto. Il boato è stato avvertito anche nelle strade vicine. Sul posto sono intervenuti i poliziotti. Non ci sono stati né feriti e neppure danni. "Non possiamo escludere una reazione al nostro lavoro. Abbiamo avviato dei controlli sulle occupazioni abusive, stiamo recuperando alcuni magazzini e obbligando gli assegnatari a mettersi in regola, insieme con Prefettura e Amap stiamo di cercando di installare i contatori".
Così , commissariato straordinario dell'Istituto autonomo case popolari,di Palermo Marcello Gualdani ha commentato l'esplosione della bomba carta sotto la finestra del proprio ufficio, a pochi passi dalla piazza di Borgo Vecchio, quartiere popolare del centro di Palermo. "Certamente - ha aggiunto - non è stata una ragazzata. Il boato è stato tremendo, abbiamo temuto il peggio". Al vaglio degli investigatori anche l'ipotesi racket delle estorsioni. Da alcuni mesi sono iniziati i lavori di ristrutturazione dei locali dell'Istituto. Ad aggiudicarsi l'appalto è stata un'impresa di Paternò, in provincia di Catania, per un importo di seicento 50 mila euro
Palermo, bomba carta vicino la sede dell'Iacp: nessun danno
L'ordigno (ma non si esclude che possa trattarsi di un petardo) è esploso in via Quintino Sella, nel quartiere di Borgo Vecchio. Gualdani: "Non possiamo escludere che sia una reazione al nostro lavoro"
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