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Monte Pellegrino: "acchianata" tra sporcizia e sterpaglie

Immondizia oltre i muretti e le erbacce che in alcuni punti invadono anche la sede stradale hanno accompagnato il percorso verso il santuario di Santa Rosalia nei giorni in cui si festeggia la patrona di Palermo

PALERMO. Monte Pellegrino e il suo Belvedere… a metà. Da qui, infatti, è possibile ammirare il più suggestivo panorama di Palermo, da dove sembra quasi di avere la città in mano. Basta voltare lo sguardo, però, e ci si ritrova circondati da sterpaglie, erbacce e immondizia. Cartacce, bottiglie di plastica e vetro, lattine, e pacchi di sigarette che si nascondo tra gli alberi, oltre i muretti, e che in questi giorni accompagnano i palermitani e non solo nel percorso dell'«acchianata» verso la Santuzza. Giorni particolari, dato che la città festeggia la sua Patrona, Santa Rosalia e questo è il periodo in cui la riserva è più visitata. Come se non bastasse anche un guardrail totalmente divelto in prossimità dell'ultima rampa, dove la strada si fa stretta. E sul ciglio della strada quasi dappertutto alte erbacce.
E ieri mattina, già alle prime luci dell'alba, molta gente si trovava lungo le rampe che portano al santuario. Non importava se c'era un caldo insopportabile già dalle 8.30, contano di più il fascino della tradizione e il richiamo della fede. Ma non c'è chi frequenta il percorso della riserva solo una volta all'anno per l'appuntamento con Santa Rosalia, come Giuseppe Pirrello. «Salgo a piedi ogni settimana per fede e per passione. Mi spiace notare che qui la strada è abbandonata. Ci sono spazzatura e sterpaglie lunghe oltre un metro, che specie di notte possono anche diventare pericolose perché si rischia di scivolare. Se qui l'area fosse valorizzata, altro che Santiago del Compostela». Con lui c'è Maurizio Piazza. «Sarebbe importante - dice - intervenire anche sulle buche che si sono formate sul percorso dell'acchianata. E poi sarebbe un sogno anche la realizzazione di una funivia come a Erice».
Per quanto riguarda la pulizia, a fare il resoconto nella puntata di ieri di Ditelo a Rgs degli interventi degli ultimi giorni è Salvatore Palasacino, direttore della riserva di Monte Pellegrino. «È stata fatta la pulizia dai dieci operai di Biosphera, i quali hanno lavorato fino a venerdì nella riserva di mille ettari, concentrandosi sul percorso dell'acchianata ed effettuando interventi straordinari. Ma il 2 settembre c'è stata anche una manifestazione e qualcosa purtroppo è rimasta».
Per il capogruppo di Italia dei valori al Comune, Fabrizio Ferrandelli, però, non bisogna più ragionare nell'ordine della straordinarietà. «Per tenere un luogo di culto e di attrazione come questo in buone condizioni - afferma - è ora di programmare interventi ordinari. Certi punti trascurati, invece, lasciano intravedere il disinteresse dell'amministrazione comunale, che ha abbandonato persino la propria patrona».
In trasmissione ha replicato l'assessore comunale all'Ambiente, Michele Pergolizzi, secondo il quale «l'amministrazione c'è, basta guardare la rimozione delle discariche di eternit a fine agosto. Certo, non si può intervenire solo a ridosso del 4 settembre. Nelle prossime settimane, infatti, organizzeremo il lavoro con le due società di igiene ambientale della città anche per eliminare le sterpaglie che si trovano lungo l'asse viario. È necessario - aggiunge Pergolizzi - anche un incontro con Palascino per chiarire alcuni aspetti riguardo alle competenze, dato che il Comune non può intervenire su tutta l'area».
Certi ostacoli, però, non fermano la passione di molti cittadini. Salire a Monte Pellegrino, infatti, in questi giorni significa venire a contatto con persone e con le loro storie. Come quella di Maria Antonia Gullo. Ha fatto l'acchianata a piedi scalzi come da tradizione e la incontriamo quando sta tornando verso valle: «Vengo qui - dice - sempre per Santa Rosalia, ma questo è un anno particolare, perché ad aprile diventerò nonna». Ad aspettare un bimbo è la moglie di uno dei suoi figli che vive fuori città. Con la signora Gullo ieri mattina c'era un altro dei suoi figli, Santo Cappellano che torna giù, stringendo la mano di Rosalia Priolo. Per loro è l'ultima acchianata da fidanzati. «L'anno prossimo ci sposeremo proprio il 4 settembre. Sono molto devota - dice Rosalia -. Inoltre, domani farò nello stesso giorno onomastico e compleanno». Il suo compagno, però, sottolinea un'altra delle tante anomalie di ieri. «Volevamo prendere l'autobus per tornare giù, ma ci voleva un euro e venti per il biglietto. Il paradosso sta nel fatto che nella piazza non si può fare il biglietto, quindi se vieni sorpreso nel bus senza il ticket, si va incontro a un multa».

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