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Palermo, si rovista fra gli imballaggi per scoprire chi crea le discariche

Il Nopa, nucleo operativo protezione ambiente, della polizia municipale mette in campo ogni stratagemma nella lotta alla formazione di discariche abusive. hanno trovato una fila di scatoloni abbandonati e attraverso il nome scritto sul cartone sono riusciti a risalire a un laboratorio fotografico

PALERMO. Hanno perlustrato tra la marea di rifiuti di via Santuario di Cruillas, hanno trovato una fila di scatoloni abbandonati e attraverso il nome scritto sul cartone sono riusciti a risalire a un laboratorio fotografico che aveva scaricato illecitamente gli imballaggi.



Il Nopa, nucleo operativo protezione ambiente, della polizia municipale mette in campo ogni stratagemma nella lotta alla formazione di discariche abusive, come ha raccontato ieri mattina a Ditelo a Rgs, il commissario responsabile Ciro Fazzini. "Il contrasto al non corretto smaltimento degli imballaggi - afferma Fazzini - è tra le azioni che più abbiamo incentivato negli ultimi mesi. Abbiamo controllato attività produttive sia in centro, come in via Mariano Stabile, che in periferia. Ci siamo accorti che pochissimi rispettano la legge che prevede la convenzione con una ditta specializzata per gli esercizi commerciali con oltre 250 metri quadri di spazi di vendita". Sono 19 in totale le aziende che dal primo gennaio al 18 maggio di quest'anno hanno dovuto esibire ai vigili la documentazione relativa allo smaltimento degli imballaggi, sotto la lente sono finite anche 37 attività per lo smaltimento di pneumatici e 39 per lo smaltimento di rifiuti elettronici, i cosiddetti Raee.

E in via Dogali restano sempre in attesa dell'arrivo al comando del sistema di videosorveglianza degli spazi della città continuamente sporcati. L'assegnazione del bando da 220 mila euro per controllare una quarantina di luoghi in modo sperimentale per  tre mesi slitta ancora nonostante giovedì scorso siano state aperte le buste delle aziende in corsa per la gara. "La commissione ha riscontrato un paio di offerte anomale, addirittura con ribassi del 70 per cento - spiega il vicesindaco e assessore comunale all'Ambiente, Marianna Caronia -. Per legge, in questi casi, non possiamo aggiudicare l'appalto, ma dobbiamo formulare una richiesta di chiarimento alle ditte. Nell'arco di 20 giorni - assicura il vicesindaco - il servizio sarà affidato". Insomma, se ne parlerà a luglio.



Ma per Aurelio Scavone, consigliere comunale Idv, i 220 mila euro potevano essere spesi in altro modo. "La videosorveglianza - annota Scavone - può essere una buona idea, ma di sicuro c'è bisogno di più uomini che verifichino in modo capillare e costante cosa accade in tutti questi angoli della città che sono nel degrado. Con quei soldi destinati al bando, penso che si potevano pagare 18 persone per controllare le discariche abusive".

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