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"Scortati fino alle acque di competenza", nuovo scontro con Malta

Gli immigrati, protagonisti del maxisbarco nel ragusano, hanno riferito che le motovedette maltesi si sarebbero limitate a a rifornirli di salvagente. Due giorni fa Maroni aveva accusato l'isola per il mancato aiuto a un altro barcone

POZZALLO. Il maxisbarco avvenuto nel ragusano rischia di innescare un nuovo scontro diplomatico tra Italia e Malta. Gli immigrati hanno infatti riferito di essere stati avvicinati ieri
pomeriggio dalle motovedette maltesi, che si sarebbero limitate a rifornirli di salvagente e a scortarli fino al limite delle acque di loro competenza per quanto riguarda le operazioni Sar
di soccorso in mare, nonostante i rischi evidenti per la presenza sul barcone di un così elevato numero di persone, tra cui donne e bambini.
Appena due giorni fa il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, aveva accusato Malta di essersi lavata le mani "ancora una volta davanti a una nuova possibile tragedia", dopo il mancato aiuto a un barcone con 209 immigrati, poi soccorso dalla motovedette italiane. Il responsabile del Viminale aveva anche sollecitato la Commissaria europea Cecilia Malstrom a "far rispettare la competenza e il dovere d'intervento nelle rispettive zone Sar da parte di tutti i Paesi membri, assicurando il corretto svolgimento delle operazioni di ricerca e salvataggio in mare".

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