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Portella della Ginestra, polemica tra il sindaco e la Cgil

Tensione nel cimitero comunale a Piana degli Albanesi durante la tradizionale cerimonia per il primo maggio davanti alla cappella in memoria delle vittime della strage del 1947. Il primo cittadino Caramanno: "Sono stato aggredito dai militanti". La replica: "Non è vero"

PIANA DEGLI ALBANESI. Tensione nel cimitero comunale a Piana degli Albanesi durante la tradizionale cerimonia per il primo maggio davanti alla cappella in memoria delle vittime della strage di Portella della Ginestra del 1947. Il sindaco, Gaetano Caramanno, riferisce di essere stato aggredito verbalmente e che solo l'intervento dei carabinieri ha evitato lo scontro fisico.    "Con atteggiamento provocatorio e insolente - accusa Caramanno - un gruppo di rappresentanti della Cgil di Piana capeggiati dal segretario della camera del lavoro di Palermo, Maurizio Calà, ha disturbato la commemorazione delle vittime da parte dell'amministrazione comunale, rivolgendo insinuazioni e calunnie al sindaco, alla giunta e i consiglieri presenti, ricercando lo scontro fisico, scongiurato solo dall'intervento puntuale dei carabinieri"


"Avevamo già espresso al sindaco Caramanno l'inopportunità di ricordare la strage di Portella della Ginestra assieme a una amministrazione che riteniamo abbia snaturato la memoria di quell'evento proponendo di inserirne una commemorazione durante la festa dei cannoli. Oggi alla commemorazione al cimitero organizzata dalla Cgil ci siamo trovati davanti alla presenza del primo cittadino". Così il segretario della Cgil di Palermo, Maurizio Calà, replica al sindaco di Piana degli Albanesi, Gaetano Caramanno.    "Come era naturale abbiamo ribadito davanti alle forze dell'ordine che non ci poteva essere una commemorazione unitaria tra la amministrazione e la Cgil - spiega Calà - e che ci sembrava opportuno, viste le polemiche dei giorni scorsi, che si facessero due commemorazioni distinte. Questo è esattamente quello che è successo. Le successive polemiche che sta provando a fare Caramanno sono provocazioni a cui evidentemente il sindaco è abituato". "Ovviamente - conclude Calà - ci sono le forze dell'ordine che potranno testimoniare il fatto che non solo non c' stata nessuna aggressione e che si sono svolte le due commemorazioni in forma separata".

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