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Palermo, cresce l'allarme per i furti in centro

Fioccano le segnalazioni alla sala operativa. Colpo in via Sciuti mentre una ragazza dormiva: portati via i gioielli. Caccia a una banda di zingare

PALERMO. I trucchi sono sempre quelli: sopralluoghi veloci, blitz altrettanto rapidi, poi la fuga con la refurtiva e la corsa verso il campo nomadi. Dove ad attenderle c’è un esercito di ricettatori sempre pronti a piazzare la merce rubata. Sono abili e precise, le rom «specializzate» nei colpi in casa. Ma ciò che fa più impressione è la loro conoscenza del codice penale. A partire da quell’espediente, diventato ormai una prassi, di far entrare in azione solo minorenni e donne incinte per evitare gli arresti in carcere. O per restarci comunque il tempo di far sapere al magistrato e alle forze dell’ordine che, per via del loro status, non si potranno «trattenere». Statistiche ufficiali ancora non ne sono state diffuse, ma di sicuro da alcuni mesi si assiste a un’escalation di furti o tentativi di irruzione in appartamenti soprattutto del centro.



Anche ieri per tutta la giornata si sono susseguite le segnalazioni alla centrale operativa della polizia, che adesso è a caccia di una Lancia Y blu con targa tedesca con tre donne a bordo. Le stesse che, poco prima delle 13, avrebbero messo a segno un colpo in un appartamento di via Sciuti, da dove sono stati portati via gioielli per un valore ancora da quantificare. Ad accorgersi dell’irruzione in casa è stata la figlia della proprietaria: la ragazza, che ha vent’anni, stava dormendo quando le ladre sono entrate, pare aiutandosi con un cacciavite. Com’è successo in altre occasioni, le rom non si sono neanche preoccupate di verificare se c’era qualcuno all’interno. A un tratto la vittima ha cominciato a sentire alcuni rumori, si è svegliata, e quando ha visto le tre donne frugare negli armadi e tra i cassetti ha cominciato a urlare, mettendole in fuga. Un testimone oculare ha notato le tre nomadi salire a bordo della Lancia Y ed è riuscito a memorizzare il numero di targa, che è stato poi riferito alla polizia. La stessa auto, poco prima, era stata segnalata in diverse zone, da via Principe di Villafranca a via Sammartino. Gli agenti delle «volanti» erano riusciti pure a fermarle e a controllarle, ma fino a quel momento (poco prima del colpo di via Sciuti), non essendoci alcuna contestazione a loro carico, le tre sono state rilasciate.



Ma anche se fossero state prese, come è successo in altri casi, probabilmente non avrebbero trascorso un solo giorno in carcere. Come è successo ad esempio il 20 febbraio scorso, quando la polizia riuscì a sventare un furto e a bloccare due minorenni e una ventisettenne sulla quale pendeva una condanna definitiva a quasi 12 anni. Ma nonostante l’accusa (e i precedenti della maggiorenne), dopo poche ore tutte e tre erano di nuovo a piede libero.



La polizia, che conduce le indagini, invita i cittadini ad osservare alcuni accorgimenti per prevenire i furti in appartamento. «Assicurate bene gli infissi e le serrature, anche quando siete in casa — spiegano dalla Questura — e non lasciate mai le chiavi sulla porta o in nascondigli a ridosso dell’ingresso. In caso di assenze in orari serali o notturni è opportuno lasciare almeno una luce accesa e, dove possibile, è preferibile dotare l’abitazione di un idoneo sistema di allarme con collegamento alle forze dell’ordine. Non tenete mai somme rilevanti di danaro e comunque non conservate soldi in un unico posto». Un’ultima nota: «Tecnici comunali, operai del gas, rivenditori in genere non si presentano mai senza preavviso».

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