Domenica 28 Aprile 2024

Mafia, lama da barba incastra un detenuto: "Ospitò latitante"

CALTANISSETTA. Dalle tracce di una lama da barba è stato quasi un gioco da ragazzi risalire prima al boss latitante e poi all'uomo che lo aveva accolto e ospitato. Una perizia ha dato la svolta a un'indagine culminata ora con l'arresto di Antonino Russello, 26 anni, accusato di avere favorito il capomafia di Agrigento, Gerlandino Messina.    Russello era già stato arrestato nell'ambito dell'operazione antimafia "Hardom" e perciò il provvedimento del gip Luigi Petrucci gli è stato notificato nel carcere di Caltanissetta dove è detenuto.    L'indagine è partita appunto dall'operazione "Hardom". In casa di Russello è stata sequestrata il 17 novembre 2009 una lama da barba dalla quale è stato estratto un profilo genetico che, attraverso un esame comparativo, è stato possibile attribuire a Messina. Un primo raffronto era stato fatto con il dna della madre del boss e poi con lo stesso Messina dopo l'arresto a Marsiglia. L'accertamento ha consentito di assegnare anche a Russello un ruolo di primo piano nelle cosche mafiose agrigentine.

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