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Mafia, lama da barba incastra un detenuto: "Ospitò latitante"

Una perizia ha dato la svolta a un'indagine culminata ora con l'arresto di Antonino Russello, 26 anni, accusato di avere favorito il capomafia di Agrigento, Gerlandino Messina. L'uomo era già stato arrestato nell'ambito dell'operazione antimafia "Hardom"

CALTANISSETTA. Dalle tracce di una lama da barba è stato quasi un gioco da ragazzi risalire prima al boss latitante e poi all'uomo che lo aveva accolto e ospitato. Una perizia ha dato la svolta a un'indagine culminata ora con l'arresto di Antonino Russello, 26 anni, accusato di avere favorito il capomafia di Agrigento, Gerlandino Messina.    Russello era già stato arrestato nell'ambito dell'operazione antimafia "Hardom" e perciò il provvedimento del gip Luigi Petrucci gli è stato notificato nel carcere di Caltanissetta dove è detenuto.    L'indagine è partita appunto dall'operazione "Hardom". In casa di Russello è stata sequestrata il 17 novembre 2009 una lama da barba dalla quale è stato estratto un profilo genetico che, attraverso un esame comparativo, è stato possibile attribuire a Messina. Un primo raffronto era stato fatto con il dna della madre del boss e poi con lo stesso Messina dopo l'arresto a Marsiglia. L'accertamento ha consentito di assegnare anche a Russello un ruolo di primo piano nelle cosche mafiose agrigentine.

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