PALERMO. La gendarmeria francese è in contatto con i carabinieri del reparto operativo di Palermo per accertare l'identità di due cadaveri trovati, a novembre scorso, in una località non meglio precisata dei Pirenei. I corpi, che sarebbero di padre e figlio come avrebbe stabilito l'esame del dna, sono stati trovati in due tappeti, nascosti a qualche chilometro l'uno dall'altro. I militari italiani dovranno svolgere le indagini per verificare se si tratta degli imprenditori palermitani Antonio e Stefano Maiorana, 47 e 22 anni, padre e figlio scomparsi il 3 agosto 2007. Un altro figlio di Maiorana, e di Rossella Accardo, Marco, si era suicidato a 22 anni, il 6 gennaio 2009 gettandosi dal balcone di casa dei nonni. A segnalare la vicenda agli investigatori è stato un cittadino italiano che si trovava in Francia al momento del ritrovamento dei corpi e che ha ricordato la storia dei due imprenditori.
I volti dei due uomini, uccisi a colpi di pistola, secondo gli inquirenti, sarebbero stati volutamente sfigurati er renderli irriconoscibili. Finora gli investigatori francesi non sono riusciti a dare un nome ai due cadaveri che furono trovati nella provincia di Perpignan, lungo la strada tra Millas e Pezilla La Rivier nei Pirenei orientali. Per accertare se si tratti dei Maiorana verranno comparate le foto degli imprenditori e il dna prelevato da alcuni oggetti personali degli scomparsi. Tra giugno e luglio del 2008 due turisti segnalarono di avere riconosciuto padre e figlio nella discoteca Pascià di Barcellona in Spagna. Gli investigatori italiani, grazie a una rogatoria internazionale, si sono recati in Spagna, dove hanno interrogato il personale della discoteca: ma la pista non portò a nulla. Dopo anni di indagini la Procura, nei mesi scorsi, ha chiesto l'archiviazione dell'inchiesta per sequestro di persona e omicidio aperta dopo la scomparsa e rimasta sempre a carico di ignoti. I carabinieri hanno scandagliato tutte le piste: da quella mafiosa, in qualche modo smentita dai pentiti, a quella che vede, dietro la vicenda, gli affari dei due costruttori. L'auto dei Maiorana, una Smart, venne ritrovata nel parcheggio dell'aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo. Padre e figlio si erano allontanati, insieme, dal cantiere di Isola delle Femmine in cui stavano realizzando delle villette. Nell'ambito dell'inchiesta era indagata, per favoreggiamento, Karina André la compagna di Antonio Maiorana.