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Ciancimino: non conosco il vero nome del “signor Franco”

Il figlio dell’ex sindaco di Palermo ribadisce ai magistrati l’esistenza dello 007, di cui ha parlato in diverse occasioni e che in passato ha descritto in un identikit

PALERMO. "Non so il vero nome del signor Franco. Se sapessi chi è magari avrei potuto farci un patto e forse ora sarei ministro o deputato". Così, ironicamente, Massimo Ciancimino, figlio dell'ex sindaco di Palermo Vito, che sta svelando ai magistrati i retroscena della trattativa tra Stato e mafia, parla del misterioso 007 che avrebbe avallato il patto tra le istituzioni e Cosa nostra.
Il giorno dopo le polemiche causate dalle sue rivelazioni ai pm di Caltanissetta, a cui avrebbe detto, riferendo le parole del padre, che l'ex capo della polizia Gianni De Gennaro era "vicino" al signor Franco, il superteste torna a parlare dell'agente ribadendone l'esistenza ma dichiarando di non conoscerne il nome. Ciancimino, in decine di interrogatori resi agli investigatori che danno la caccia all'introvabile 007 da mesi, ha fatto l'identikit dell'agente, indicato i luoghi in cui l'avrebbe incontrato e segnalato anche un numero di cellulare, poi risultato inesistente. Ma della "spia" ancora non è stata trovata traccia.

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