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Gesip, 102 dipendenti messi in mobilità

Lo ha annunciato l'amministratore Marcello Amato. Rientrano in quel gruppo di 488 addetti già individuati dal commissario della holdig Piero Mattei. All'azienda mancano i fondi per ripianare i debiti

PALERMO. È un atto dovuto ma contribuisce a peggiorare il clima intorno alla Gesip. Marcello Amato, amministratore della Gesip Servizi, una controllata della Gesip spa, ha annunciato di fatto la messa in mobilità dei 102 dipendenti. Rientrano in quel gruppo di 488 addetti già individuati dal commissario della holding Piero Mattei. Tutti, al momento, sono senza posto di lavoro dal primo gennaio 2011. La Gesip non ha risolto i suoi nodi finanziari, lo stesso Mattei è dimissionario, e pertanto le procedure di licenziamento collettivo sono strade obbligatorie previste dalla legge in attesa di soluzioni migliori. I 102 dipendenti di Gesip servizi oggi si occupano della gestione della città dei ragazzi e del trasporto disabili, servizi che a partire da gennaio potrebbero non essere più garantiti.


Mattei ribadisce che alla Gesip mancano sia i fondi per ripianare i deficit pregressi che per ricapitalizzare il patrimonio visto che è stato intaccato il capitale sociale. L’alternativa dei contratti di solidarietà è stata respinta dai sindacati mentre una lettera dell’assessore alle Aziende Santoro apre uno spiraglio sul fronte della ricapitalizzazione. E intanto il 4 (o il 5) si terrà un’assemblea per nominare il nuovo amministratore al posto di Mattei. Si fa il nome di Massimo Primavera, amministratore dell’altra collegata a Gesip, ovvero la Spo. Amato spera sempre che si trovino le somme per evitare l’attivazione delle procedure di messa in mobilità. Mentre fioccano le proteste dall’opposizione. Davide Faraone del Pd: «Mentre la nave affonda i topi scappano. Non vi è metafora più appropriata per descrivere il comportamento del sindaco e dei vertici di Gesip».

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